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Cinghiali nel giardino di casa, danni e paura

| 26 aprile 2016 | 26 Comments

cinghiale

 

Cinghiali nel giardino di casa, danni e paura

BRESCIA E HINTERLAND Oggi, 10:25

Sono passati 6 anni da quando il giardino della famiglia Antonio Banzi è stato distrutto dai cinghiali. La questione, all’epoca, si era risolta, per la coppia di via Torricella di Sopra, con l’intervento della Provincia, che aveva organizzato una battura di caccia.

Da una quindicina di giorni, ormai, i cinghiali sono tornati e ogni notte vanno alla ricerca di tuberi e radici scavando buche. Per risolvere la questione Banzi ha sporto denuncia il 12 aprile, ma da allora non ha ricevuto nessuna risposta. Rimbalzato tra Provincia e Regione.

 

http://www.giornaledibrescia.it

 

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Category: Cinghiale, Lombardia, News Regionali

Comments (26)

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  1. peppola scrive:

    Sig. Banzi abito vicino, mi telefoni :mrgreen:

  2. Giorgio scrive:

    Il sig Banzi è la riprova che la caccia non risolve niente.

  3. Ferdinando Ratti scrive:

    X Giorgio,LA CACCIA NON RISOLVE NIENTE???
    Io vorrei sapere come intende lei risolvere il problema Cinghiale(che poi problema non è mah casomai una risorsa,basta gestirlo bene)
    Con una specie che ha un incremento utile annuo (I.U.A)che varia secondo la disponibilità alimentare annuale fornita dal territorio che va dall’80% al 200%.
    Ed una densità agro forestale(D.A.F) media che varia da 1 capo x Kmq in ambienti con elevata qualità e/o pregio di colture agro forestali,a 5-6 capi x Kmq,in ambienti di scarsa qualità e pregio.
    Il tasso di una popolazione di 100 cinghiali(NON CACCIATA)varia con un I.U.A basso dell’80% in 3 anni diventerà di 300 capi,mentre con un I.U.A del 200% diventerà di 1400 capi,con una media in 3 anni di un incremento della popolazione di 850 capi!!!
    COME PENSA DI RISOLVERLO SE NON CON LA CACCIA!!!
    Guardi che il problema Cinghiale (se così vogliamo chiamarlo) è noto in tutte le nazioni europee a noi vicine.
    Queste come lo hanno risolto, aumentando il periodo di caccia.
    Se da noi invece gli speudo animalisti anticaccia, pensano di risolverlo sterilizzando le femmine, oppure catturarli e trasferirli in altre zone, non hanno di certo risolto il problema,lo hanno solo spostato.
    L’unico sistema per debellare il problema cinghiale, sarebbe SCELLERATAMENTE, immettere il virus della peste suina, però poi bisognerà mettere in conto che si dovranno abbattere e distruggere, anche tutti gli allevamenti di maiali presenti nella zona!!!
    Voglio vedere poi come tale pratica la spiegherenno agli allevatori
    Il contenimento del cinghiale si risolve solo con un aumento del tempo(orari e periodi)di caccia.

    • Giorgio scrive:

      Se la caccia risolvesse queste problematiche, non saremmo qui a commentare in calce a tale articolo, perché tale articolo non ci sarebbe.
      Che poi gli italiani abbiano sempre la tendenza a cercare di attribuire ad altri la colpa delle proprie mancanze è notorio, e lei in questo è senz’altro il tipico cacciatore italiano, dato che attribuisce la colpa dei suoi fallimenti a gli “speudo animalisti anticaccia”.

  4. Ferdinando Ratti scrive:

    X Giorgio:
    Un vecchio proverbio dice “CHE NON CE’ PIU’ SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE E CIECO DI CHI NON VUOL VEDERE”.
    Credo che questo proverbio calzi a pennello agli anticaccia animalisti o animalari.
    LE RICORDO CHE LA NATURA E’ UNA BILANCIA PERFETTA E SINO A CHE’ I PIATTI DELLA BILANCIA SONO ALLA PARI E TUTTO STA’ DENTRO “LA DENSITA’ AGRO FORESTALE”, VA’ TUTTO BENNE,NEL MOMENTO IN CUI UN PIATTO PENDA DA UNA PARTE O DALL’ALTRA, VUOL DIRE CHE CE’ UNO SCOPENSO, CHE VA’SUBITO RISOLTO PER RIPORTARE I PIATTI ALLA PARI.
    L’UICO SISTEMA PER RIPORTARE IL PIATTO NEL SUO GIUSTO EQUILIBRIO CHE CHE NE DICA LEI E GLI ALTRI ANTICACCIA, CON IL CINGHIALE,O ALTRI ANIMALI PROBLEMATICI,LUPO COMPRESO.
    E’L’ABBATTIMENTO,”QUINDI LA CACCIA”
    QUESTO NON E’ SOLO IL MIO PENSIERO, MAH E’CONDIVISO DA
    PERSONE MOLTO PIU’ AUTOREVOLI DI ME.
    Da parte mia e di tutti i cacciatori italiani,NOI NON abbiamo l’abitudine di attribuire ad altri(se nel caso ci fossero)colpe di qualasiasi genere.
    Voglio citarle una battuta di un noto comico ligure ” SONO TUTTI FROCI CON IL FONDOSCHIENA ALTRUI”.
    Guardi oltre la sua finestra e vedrà che Francia e Svizzera, solo per citarle alcune nazioni a noi vicine è da un pò che hanno già cominciato.

    • Giorgio scrive:

      Il proverbio calza a pennello per cacciatori, anche perchè la caccia è proprio uno degli scompensi che direttamente e indirettamente sbilancia i piatti. Ma non si preoccupi: nessuno si aspetta che un cacciatore lo ammetta o lo riconosca.
      Se vuol guardare fuori dalla sua finestra, guardi pure: i cinghiali sono fuori controllo anche in francia, dove i cacciatori sono tanti,e i cinghiali vengono cacciati praticamente tutto l’anno (come qui, del resto)…
      Come vede tutto quadra.

  5. Ferdinando Ratti scrive:

    x Giorgio forse lei NON VUOLE AMMETTERE che l’aumento dei Cinghiali è dovuto guarda caso al cambiamento dell’ambiente, che questo è stato reso favorevole al proliferare di questa specie,
    Inoltre mi sà spiegare IL PERCHE’ dell’aumento in tutto il territorio Italiano degli altri ungulati,Cervo,Capriolo,Muflone,Daino,Camoscio,
    sebbene che sono cacciati, con numeri non indifferenti???(PER LOGICA SE UNA SPECIE E’CACCIATA DOVREBBE DIMINUIRE NON AUMENTARE)
    Mi sà spiegare inoltre il perchè della Rondine protetta dal 1939 (QUINDI NON CACCIABILE)è in drastica diminuizione in Italia, mentre lo Storno cacciabile sino a l’anno scorso è in forte aumento,vedasi cosa combinano a Roma.
    Noi cacciatori NON siamo ne miopi e tantomeno ottusi,ed il perchè di tutto questo lo sappiamo benissimo.
    Mentre non posso dire altrettanto degli anticaccia

  6. Giorgio scrive:

    Forse Lei non vuole ammettere che la caccia non risolve niente (e questo articolo non ne è altro che la conferma), perchè è cacciatore. Anzi ci levi pure il “forse”.
    I suoi esempi dimostrano proprio che la caccia non risolve i problemi di sovranumero delle specie. Lo dice lei stesso: le specie cacciabili (cervo, capriolo, daino, camoscio, cinghiali) aumentano, a dimostrazione che la caccia come strumento di contenimento non risolve niente. Le rondini che invece non sono cacciabili, sono in diminuzione.
    PER LOGICA SE UNA SPECIE E’CACCIATA DOVREBBE DIMINUIRE NON AUMENTARE, mentre accade l’esatto contrario, a riprova che la caccia non risolve niente, anzi peggiora.
    Più chiaro di così.

  7. Ferdinando Ratti scrive:

    X Giorgio,noto con piacere che lei come tutti gli anticaccia “NON HA SAPUTO DARMI” una risposta logica,scentifica e concreta, del perchè della diminuizione della Rondine!!!
    “COME NON MI SA DARE UNA SPIEGAZIONE” del perchè dell’aumento degli ungulati!!!
    Io da CACCIATORE la spiegazione logica,scentifica e concreta la sò dare per entrambi i casi!!!
    Altrettanto non posso dire di chi è contro la caccia,NON sò se per ignoranza(LEGGASI IGNORARE)
    oppure perchè indottrinato a senso unico e con paraocchi come i cavalli, da altri anticaccia,
    animalisti o animalari talebani.
    Le consiglio di partecipare come auditore a qualche convegno sulla caccia, vedrà che dai cacciatori,avrà molte cose a lei sconosciute da apprendere.
    Sono certo che cambierà opinione sulla caccia.

    • Giorgio scrive:

      La caccia non risolve i problemi di sovrannumero degli ungulati, e l’articolo lo dimostra (la persona di cui parla l’articolo infatti si ritrova nella stessa situazione di qualche anno prima). Lei per replicare ha candidamente ammesso che le specie cacciabili sono in aumento, quelle non cacciabili in dimininuzione. Il che conferma che la caccia non risolve i problemi di sovrannumero della fauna, specie degli ungulati. Senza accorgersene ha confermato esattamente quel che dicevo.
      Non le dico nemmeno che lei è indottrinato, visto che è cacciatore quindi più che indottrinato è un indottrinatore.
      Se ai convegni venatori c’è gente della sua come lei, sono certo anche io che cambierei la mia opinione sulla caccia… in peggio.

      • Giacomo scrive:

        Non sono d’accordo con te caro Giorgio. Se non ci fossero tanti territori a parchi e oasi di protezione etc, I cinghiali non avrebbero dove rifugiarsi durante il giorno. Las caccia non risolve il problema ! Leggi bene che sopra sta scritto che per un periodo avevano risolto il problema la provincia con una battuta di caccia e poi non se ne fatto più niente, per forza sono ritornati nel frattempo si sono riprodotti. Stai sereno tu che solo con lo schioppo si risolvono i problemi dei selvatici in soprannumero. :wink: Salutiamo

        • Giorgio scrive:

          Si caccia sul 70-90% del territorio nazionale, è così per legge. Quindi è ridicolo andare a raccontare che la colpa dei vostri fallimenti è dovuta alla frazione di territorio protetto che è percentualmente di gran lunga più piccolo di quello aperto alla caccia. Ma poi non siete sempre raccontarci che nei parchi e nelle oasi gli animali sono pochi, decimati, soggetti a malattie… e allora?
          Se la caccia risolvesse i problemi non ci sarebbe più bisogno della caccia: ecco perchè i cacciatori sono i primi a non volere la soluzione definitiva delle problematiche faunistiche, nè a portare l’ambiente in una situazione di equilibrio duraturo. Voi stessi avete detto che le specie cacciate sono in continuo aumento. Più chiaro di così….
          E mi creda che io non ho motivo di non esser sereno: i fallimenti della gestione attuata attraverso le vostre schioppettate sotto gli occhi di tutti, e sono fallimenti vostri, mica miei. Saluti.

  8. Ferdinando Ratti scrive:

    X GIORGIO, STO’ ANCORA ASPETTANDO UNA RISPOTA,LOGICA,SCENTIFICA E CONCRETA, DEL PERCHE’ AI DUE QUESITI CHE LE HO POSTO!!!
    IO PERO’ ORA HO UNA CERTEZZA MATEMATICA CHE NON ARRIVERANNO MAI!!!
    PERCHE’ DA BUON ANTICACCIA INDOTTRINATO A SENSO UNICO. SONO SICURO AL 100% CHE NON LO SA’!!!
    NE ME LI SAPRA’ MAI DARE.

  9. Giorgio scrive:

    Può aspettare quello che le pare, tanto quel che c’era da dire lo ha già scritto lei chiaro e tondo: le specie sottoposte a prelievo venatorio non diminuiscono ma aumentano (lo ha scritto lei!), quindi la caccia anzichè risolvere i problemi di esuberi faunistici, li aggrava. L’articolo che stiamo commentando ne è una delle tante dimostrazioni pratiche.
    Anche io ho una certezza matematica, anzi due: che la caccia non risolve niente, e che finchè si continuerà ad affidarsi alla propaganda dei cacciatori e alle loro fucilate il sovrannumero degli ungulati anzichè diminuire continuerà ad aumentare. Come lei ha candidamente confermato.

  10. Ferdinando Ratti scrive:

    Questa è una riprova che sapevo già della risposta data da un anticaccia.
    Che NON avendo e NON SAPENDO dare spiegazioni logiche e scentifiche,invece del dibattito, si attiene alla dottrina inculcata da qualche altro anticaccia nazionaltalebano.
    Spero vivamente di non dover più tornare sull’argomento.
    Lei si tenga pure le sue idee, che io mi terrò le mie !!!

    • Giorgio scrive:

      Lei invece la riprova che la caccia non risolve niente (come conferma l’articolo), l’ha fornita spontaneamente quando ha scritto papale papale che le specie cacciate (e ne ha forniti molti esempi) aumentano. Se quindi le specie cacciate aumentano, questo non solo dimostra che la caccia non risolve le problematiche connesse al sovrannumero di certe specie, ma anzi si può affermare che le peggiora anche, facendo aumentare i numeri delle specie che invece dovrebbero essere ridotte.
      Secondo lei, parlando di caccia a me hanno inculcato una dottrina; lei che è cacciatore invece, parlando di caccia è sicuramente obiettivo e imparziale!!!! Sicuramente!
      Stia sereno: le mie idee sono che la caccia non risolve le problematiche relative alle specie in esubero, e sono confermate da articoli come quello che stiamo commentando, e anche da lei che ha spontaneamente scritto che le specie cacciate aumentano in tutto il territorio italiano.
      “Spero vivamente di non dover più tornare sull’argomento.” Come se qualcuno sinora l’avesse obbligato… guardi che è lei che si è rivolto a me per primo, mica il contrario!

  11. guysade scrive:

    quando non si vuole ascoltare la voce della verita’ significa che non c’e’ piu speranza . se come selecontrollore dovessi rimettere fattura delle spese e del tempo che dedico a fare un piano di abbattimento richiesto credo che la regione dichiari fallimento,comunque se alcuni ritengono di essere piu capaci si facciano avanti non vediamo l’ora di assistere a vedere risolvere il problema ungulati smettiamo per 2 anni e vediamo che succede

    • Giorgio scrive:

      Smettere solo per 2 anni? Ma se voi cacciatori il problema ungulati l’avete gestito per decine e decine di anni, dagli anni 70 in poi, senza risoverlo e anzi aggravandolo… adesso vorreste che gli altri lo risolvano in 2 anni?
      Facciamo le cose equamente: smettete per 20 o 30, il tempo che è stato concesso a voi senza ottenere alcun risultato, e a quel punto si vedrà…

  12. Tortoioli Claudio scrive:

    Anilarari uguale , TERRORISTI AMBIENTALI FANATICI OZIOSI

  13. Mario Bartoccini scrive:

    Ci sono giorni tristi nel veder la decadenza sopraffare la cultura cha ha generato l’intelligenza umana!!

    Persino l’animalismo di condizione astratta sentenzia interpretazioni che sono lungi dalla realtà.

    Eppure la selvaggina è ricchezza spontanea senza ombra di dubbio e, i cinghiali in particolare, non fanno sfuggire i ciechi da questa constatazione.

    I vegani ignorano lacrime e sangue??
    I vegani che imprecano contro l’uomo onnivoro, eludono le coltivazioni zuppe di pesticidi e di tanti piccoli animali morti?
    E di tanta manodopera umana schiavizzata?
    E, soprattutto, il disorientamento alimentare nei giovanissimi?

    Partendo da alcune insegnanti “animalare” e …:

  14. Tortoioli Claudio scrive:

    FINALMENTE SEI TORNATO GRANDE MARIO, UN ABBRACCIO TANTI AUGURI APPENA PUOI UN BELLA RIUNIONE SUI TANTI PROBLEMI APERTI DELLA CACCIA UMBRA.
    Cattiva gestione, politica, ignoranza, animalari, burocrazia, ecc.
    Hai visto Mario quanti cretini. ormai siamo vaccinati e sappiamo combatterli questi oziosi vuoti mentali.

    AUGURI DI CUORE MARIO A PRESTO CLAUDIO TORTOIOLI

  15. Ferdinando Ratti scrive:

    Amici cacciatori TEMPO PERSO: un vecchio detto dialettale lombardo dice” che cun certa gent,tà fee prima a metegal in dal cuu che in dal coo”
    Traduco in italiano ” che con certa gente,fai molto prima a metterglelo nel fondoschiena che in testa”
    un saluto

    • Giorgio scrive:

      Non ho problemi a credere che per voi quel detto sia motivo di vanto, sa: metterlo nel fondoschiena ad altri, magari facendogli credere che gli state anche facendo un favore con le vostre fucilate.
      Questa è un’altra bella verità confessata per bocca di cacciatori, che fa il paio con quella che gli animali cacciati crescono numericamente mentre quelli non cacciati diminuiscono. Quindi è del tutto assurdo ostinarsi a voler far credere a qualcuno (come fanno i cacciatori) che si possa ridurre il sovrannumero di ungulati cacciandoli: i numeri dimostrano l’esatto contrario e lei stesso lo conferma con le sue parole.

      • Giacomo scrive:

        Ma poi non siete sempre raccontarci che nei parchi e nelle oasi gli animali sono pochi, decimati, soggetti a malattie… e allora? 8-O
        ———————————————————
        Sai cosa devi fare, al posto di andare a trastullarti con la destra sui siti di caccia, vai direttamente sui siti po.. che ce le hai abbuffate ! :mrgreen: Salutiaaamo

        • Giorgio scrive:

          Magari lo farò… quando lo faranno tutti quelli come lei anzichè andare a trastullarsi con l’indice sul grilletto, nascosti tra le frasche in mezzo alla campagna.

  16. Tortoioli Claudio scrive:

    Giorgio nessun vanto anzi, Fernando voleva dire semplicemente che certa gente non capisce un cavolo è irrazionale, incompetente.
    Rende inutile ogni razionale ragionamento e analisi.
    La caccia esiste ed è nata con la terra, sarebbe ora di finirla, si può non essere cacciatori ma non per questo si deve avversare l’attività venatoria.
    Io non sono pescatore o politicante, omosessuale o altro, ma ovviamente rispetto tutti senza problemi.
    In nessun’altro paese esiste un fondamentalismo di cretini anticaccia come in Italia, la politica anziche occuparsi dei veri problemi degli italiani segue il becero inutile ” lamento ” di animali desueti e incapaci privi di passione e amore vero per la natura.
    Noi cacciatori fieri di essere i veri amanti della natura e degli animali, affermando sempre pero, il primato dell’uomo e della sua intelligenza e misura.

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