A.N.L.C. Toscana informa
Verrebbe da dire: signori lo spettacolo è servito. A Donoratico, Provincia di Livorno, un palco composto da Amministratori Regionali e Locali, una platea numerosa, vociante ma composta. Con un ‘abilità senza dubbio da consumato attore, e come non poteva essere così dato che eravamo al cinema, l’Assessore Remaschi ha presentato la nuova Legge Regionale sugli ungulati, ed è riuscito a parlare quasi un ora non dicendo assolutamente nulla, se non quattro parole in perfetto politichese dalle quali è emerso un messaggio rassicurante: tranquilli cinghialai , non cambierà assolutamente nulla! E di rimando ci verrebbe da dire : e allora per quale scopo è stata fatta una legge che su tutti i giornali è stata presentata come la soluzione al problema ungulati? E non sono mancati i soliti attacchi agli ambientalisti che hanno strappato applausi ad una platea frastornata ed addormentata, vista la mezzanotte inoltrata. A questo punto, ci sembra quantomeno doveroso fare le domande che l’altra sera non sono state fatte e alle quali pretendiamo semplici spiegazioni:
1) E’ vero o no che le aree Vocate al cinghiale verranno drasticamente ridotte? Basta giochetti e giri di parole, vogliamo vedere le nuove cartografie che , in maniera quasi furtiva, sembra che siano già state preparate in Regione.
2) E’ vero o no che nei mesi estivi ci saranno centinaia e centinaia di cacciatori abilitati che spareranno ai cinghiali che escono dai boschi per andare a nutrirsi negli spazi aperti?
3) E’ vero o no che questo piano si propone di portare il numero dei cinghiali a 25 ogni mille ettari?
4) E’vero o no che la caccia in forma singola potrà essere fatta anche da tre dicasi tre cacciatori con l’uso di cani, che entreranno in costante conflitto con le squadre tradizionalmente operanti sul territorio?
Non ci interessano ragionamenti di alto profilo o piani strategici a lunga scadenza: vogliamo risposte chiare a queste semplici quattro domande. Poi i cacciatori di cinghiale, ancora increduli ed incerti nei giudizi sui contenuti potranno giudicare e agiranno di conseguenza.
La Libera Caccia invita tutti a una concreta mobilitazione, anche coloro che svolgono altre forme di caccia, perchè questa legge è un attacco alle tradizioni venatorie toscane, al nostro antico modo di essere cacciatori e non sarà che il primo passa verso un’attività esclusivamente “tecnica” che travolgerà il mondo venatorio nel suo complesso, creando tensioni e conflitti tra i cacciatori stessi.
Ci faremo promotori di tutte quelle iniziative necessarie a difendere la nostra passione; la Libera Caccia sta valutando di dare mandato ai propri legali di impugnare nelle sedi opportune questa legge regionale che a nostro avviso appare totalmente demagogica e con tutta probabilità inefficace.
Ass.ne Nazionale Libera Caccia Toscana
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Comments (8)
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Come al solito A.N.L.C non perde occasione per il solito bla bla bla. Invece di essere uniti come cacciatori contro la politica che si approfitta della nostra non unitarietà per fare quello che gli pare senza sentire le parti interessate e un confronto per lenire le problematiche di questi ungulati e di concerto con il mondo agricolo.Anzi A.N.L.C si mette sempre di traverso,tanto è vero che è uscita anche da FACE ITALIA organo a livello europeo.
Salve , non cambia niente ?
vedrete se cambia………in peggio…….
le squdre dei cinghialai in Toscana ammazzeranno il 40% dei cinghiali rispetto a quest’anno……la loro età media è 72 anni e quindi tantissimi smetteranno di andare a caccia (in Toscana il 90 % di cacciatori caccia il cinghiale in battuta)….e tempo 3/4 anni l’atc Toscano (100 euro) scatterà a 400 euro…e allora sì sce smetteranno un sacco di cacciatori…..
Remaschi non si rende conto della voragine che creerà ….tutto per salvare gli agricoltori…..chi ci sarà vedrà….
tempo 3/4 anni e in Toscana rimarremo dagli attuali 65000 cacciatori (stagione 2015/16) a circa 25000 cacciatori con età media altissima…..
buona notte…….
La Densità Agro Forestale(DAF) per il Cinghiale in ambienti con elevata quantità e/o pregio di colture agro forestali la media è di 0-1 capi x kilometro quadrato,2_4 capi per kilometro quadrato,in ambienti con moderata quantità e/o pregio colture agroforetali, 5-6 capi per kilometro quadrato in ambienti con scarsa quantità e/o pregio colture agro forestali.
Come sostenuto da i maggiori tecnici faunistici.
Se è vero che in Regione Toscana vogliono portare a 25 capi per mille ettari(come è scritto nell’articolo), io credo che i cacciatori Toscani in futuro con quella densità agro forestale ??? di Cinghiali ne vedranno pochi,anzi pochissimi!!!.
un saluto
Provo a darti una risposta per come la pensiamo noi e per come si è sempre dibattuto, almeno da parte nostra, (altri la pensano diversamente)in Regione.
1° NON devono essere ridotte , ma ampliate le aree assegnate alle squadre, poiché non è lì che avvengono i danni all’agricoltura.
2° SI, in realtà, questo dovrebbe avvenire solo ed esclusivamente nelle aree “CRITICHE” cioè dove i danni sono maggiori ed insopportabili. Ma non è la caccia di “Selezione” che farà diminuire in modo drastico i danni all’agricoltura, se li vogliamo togliere dovremmo agire in “braccata”.
3° il numero dei cinghiali di 2,5 era previsto, ed è previsto anche dalla legge 3/94. Il cinghiale viene nei piani dove abbonda l’agricoltura perche nei boschi c’è il lupo. Nel piano mangia al monte viene mangiato.
4° Mai parlato in Regione di questo tipo d’intervento. Il cinghiale nelle aree non vocate dovrebbe, come dice la legge, poter essere prelevato dal singolo cacciatore.
Infatti……
Salve! posso tentare di dare una risposta ed interpretazione?
1° Le aree vocate al cinghiale NON devono essere ridotte, ma caso mai ampliate. Non è li che avvengono i danni all’agricoltura.
2° Si! In realtà questo dovrebbe avvenire solo nelle aree o zone “critiche” cioè dove c’è il maggior danno alle produzioni agricole. Ma non è la caccia selettiva che farà diminuire la presenza di cinghiali.
3° Si! Era previsto anche con la legge 3/94 prima della legge obiettivo, ma con tutti i vincoli imposti non ci siamo riusciti, anche a causa dei grossi serbatoi che sono le tantissime e volute zone di divieto, (più del 20/30% imposto)
4° Mai parlato in Regione di questa cosa. Se non sbaglio il singolo cacciatore lo può prelevare nei tempi previsti.
Caro Martufoni
la Libera Caccia è l’unica che ti informa e lotta contro la massa delle altre aa.vv. che fanno esclusivamente quello che gli dice la politica.
Si vede infatti i successi che hanno ottenuto in questi anni:
- vedi al nuova legge sugli ungulati (appunto)
- vedi la chiusura ai tordi e beccaccia prima del 31/3
- vedi le gestioni degli atc
- vedi le manutenzioni delle riserve.
E mi basta dirvi questo…….
GRANDI successi dell’arci e feder che trovandosi con un pugno di iscritti, nonostante si odiassero prima, ora vanno a letto insieme.
Ridicoli