Da Ispra nota esplicativa su foraggiamento ai cinghiali
24 febbraio 2016
A seguito di specifica richiesta dell’Ente Produttori Selvaggina fattosi portatore delle esigenze di molti concessionari, l’Ispra ha diramato una nota esplicativa sulla legge 221/2015 che prevede il divieto di foraggiamento ai cinghiali “a esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo”. Nella nota, l’Ispra evidenza che il foraggiamento, operato nell’ambito della caccia di selezione con finalità di mitigazione degli impatti del cinghiale, debba essere attuato in modo da escludere effetti di incremento delle popolazioni della specie. Pertanto, per regolamentare il foraggiamento artificiale nell’ambito della caccia di selezione, Ispra fissa i parametri che ne permettono un utilizzo corretto e legale a seconda del tipo e della quantità di foraggio da utilizzare, del limite massimo di punti di foraggiamento da allestire e del periodo di utilizzo, prevedendone la sospensione quando non siano in programma degli abbattimenti.
http://www.atc-siena.it
Sito da dove scaricare parere ISPRA
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Comments (4)
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La nota esplicativa dell’ISPRA inviata all’Ente Produttore Selvaggina datata 16.02.2015.
SPECIFICA CHE:
1- LE GOVERNE DI PASTURAZIONE POSSONO ESSERE MASSIMO 2 PER KILOMETRO QUADRATO.
2-SONO DA VIETARE COME PASTURAZIONE GLI SCARTI ALIMENTARI E ANIMALI.
3-E’ AMMESSA LA GRANELLA DI MAIS PER UN MASSIMO DI KG. 1 GIORNALIERO.
4- Che la pratica della pasturazione deve cessare quando l’emergeza Cinghiali è rientrata nella zona dove sono state posizionate e predisposte le governe.
un saluto
Preciso come al solito Ferdinando! Qui in Toscana la legge obiettivo n° 10 al suo art. 5 comma 2 lettera c. recita: l’utilizzo di attrattivi. Ora come attrattivi si può intendere anche governe, ma ci sono molti altri prodotti profumati che rendono meglio di un chilo di granaglie. Cordiali saluti.
Caro Eugenio io penso che con un solo kilogrammo di mais al giorno per governa,di cinghiali io penso fermamente che se ne ammazzeranno pochi, anzi pochissimi.
La nota esplicativa dell’ISPRA parla solo del tipo
di foraggio da evitare(scarti alimentari/di macellazione ed altri rifiuti.
Non parla di sostanze attrattive come il sale, catrarme vegetale, aromi di frutta, ecc, meno male perchè credo che questi si possano utilizzare.
Come vedi all’ISPRA hanno risolto i problemi all’italiana, se leggi la nota esplicativa capisci la competenza in materia di che la scritta.
un caro saluto
Mi pare che con le specifiche date si vada a dare una indicazione distorta su come si debba affrontare il problema:
1) in non tutte le zone d’italia si ha la stessa densità faunistica del suide per Kmq.
2) la popolazione ha abitudini alimentari diverse da zona a zona;
3) è un dato inconsistente dire 1 Kg di granella al giorno se non si conosce la popolazione e le sue abitudini alimentari;
4) prima di qualsiasi intervento è necessario procedere al monitoraggio della zona (fototrappolaggio, verifica danni e tipo di danni censimento popolazione, ecc..) tutte cose che ci ha insegnato l’ispra e adesso si è dimenticata….