Taccuino
Si scrive taccuino e si legge maestro Pinotti cacciatore Antonio.
Ormai siamo al quarto anno in cui è venuto a mancare una persona solare, un uomo integro, un cacciatore appassionato, nonché strenuo difensore della caccia e della ruralità tutta.
Il 30 novemre 2010 tutti noi che avevamo avuto la fortuna di conoscerlo chi di persona e chi non, (purtroppo io ero uno dei “non”) e di apprezzarlo come uomo e come cacciatore oltre che come personaggio pubblico, ricorderemo quella data come un giorno funesto, perché ci ha portato via un caro amico, e ci ha privato del piacere di leggere i suoi illuminanti taccuini.
Non voglio aggiungere altro a quanto già abbondantemente si è scritto finora sul caro Antonio, non farei altro che essere ripetitivo, mi preme solo ricordarne la figura di un amico che ci ha lasciato e di cui mai dimenticheremo la sua grande umanità e rispetto verso tutto ciò che lo circondava.
Pasquale Cinquegrana
Comments (3)
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Sicuramente quello che dirò qui di seguito non è abbastanza per descrivere quello che pensavo e penso di Pinotti : Antonio era uno di quelli che della passione per la caccia ne aveva fatto una ragione di vita come tanti di noi, la sua passione non finiva solo con l’essere cacciatore ma si espandeva alla conoscenza ed alle proposte di risoluzione dei tanti problemi che affligevano ed affliggono la caccia, in quanto la sua preparazione tecnico legale era devastante per chi era/è contro la caccia. I suoi taccuini sono una testimonianza di tutto ciò, il mio consiglio è di leggerli. Una preghiera per il caro ed indimenticabile, umile amicone, Pinotti cacciatore Antonio. Un cordiale saluto ai suoi cari famigliari.
Quanti Pinotti ci vorrebbero adesso,al posto dei quattro personaggi che pensano solo alla sedia….Non ti dimenticheremo maestro!!!
Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, apprezzarlo e condivido pienamente quanto espresso da chi mi ha preceduto. Aggiungerei anche altri meriti come quello sulla specifica conoscenza sulla migratoria