Lazio: Cal.Venatorio, gli animalisti minacciano un tam tam mediatico
LAZIO,CACCIA: LA REGIONE STRIZZA L’OCCHIO AI CACCIATORI?
Caccia a 14 specie in cattivo stato di conservazione
Lazio -Legambiente Lazio e LIPU BIRDLIFE ITALIA SOCIETA’ diffondono una nota perentoria contro la delibera che sta per approvare la Regione in materia venatiria. Delibera che nulla cambia in sostanza rispetto al passato.Ecco la nota:
Il calendario venatorio appena deliberato è un vero e proprio regalo al mondo venatorio. “Avvieremo tam tam mediatico contro questo calendario e interventi giuridici”. Caccia a 14 specie in cattivo stato di conservazione, caccia in periodo di migrazione prenuziale, nessun piano di conservazione per le specie in sofferenza: questo è il succo del calendario venatorio che la Regione Lazio si appresta a deliberare, perseguendo la medesima politica venatoria adottata dalla precedente amministrazione.
Sarebbe incredibile che proprio l’Amministrazione che sta puntando molto sulla sostenibilità delle politiche faccia una scelta tanto pesante e compromettente. Una politica tesa a soddisfare in via prioritaria le richieste delle associazioni venatorie anteponendole alle esigenze generali, quindi di tutti i cittadini, di tutela e conservazione della fauna.
Nell’elenco delle specie cacciabili del calendario venatorio laziale sono comprese specie che secondo i dati scientifici ufficiali sono considerate con status di conservazione sfavorevole e che quindi andrebbero tutelate anziché fatte oggetto di caccia.
Su questo punto l’articolo 1 della legge 157/92, che dispone le norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina l’attività venatoria, è chiarissimo: “Lo Stato, le regioni e le province autonome, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare le popolazioni di tutte le specie di uccelli” e ancora: “L’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica e non arrechi danno effettivo alle produzioni agricole. Anche sui tempi della stagione venatoria la Regione Lazio fa ulteriori concessioni al mondo venatorio: sono ben 18 le specie che verranno cacciate durante la migrazione prenuziale, cioè in quella delicata fase durante la quale gli uccelli si spostano dai quartieri di svernamento verso le zone di riproduzione.
Sulla necessità di adeguare i tempi di caccia si è peraltro espresso con chiarezza anche l’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale, che nella sua “Guida” alla stesura dei calendari venatori alla luce dell’articolo 42 della legge Comunitaria 2009, ha appunto richiesto una sensibilerestrizione delle date di apertura e chiusura della caccia.
Siamo in sostanza di fronte a un atto sgradevole, che si prende gioco della legge, delle regole e delle istituzioni, ma che costituisce anche un danno oggettivo a quel patrimonio indisponibile della collettività rappresentato dagli animali selvatici.
La Regione Lazio si ravveda e faccia un passo, indietro adeguando il calendario venatorio alle indicazioni provenienti dall’ISPRA, rilanciando anche un percorso di politica faunistica che va messo in campo e non effettuando alcuna preapertura che nei primissimi giorni di settembre, quest’anno più degli altri si andrebbe a scontrare con una stagione turistica ancora in pieno svolgimento e con le specie sotto la forte pressione dalle altissime temperature atmosferiche a cui siamo ormai abituati.
In caso contrario, avvieremo un tam tam mediatico per denunciare il pessimo comportamento della Regione, e una serie di azioni giuridiche per ristabilire le regole.
Redazione
http://www.osservatorelaziale.it
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Category: Lazio
Comments (16)
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Certo che Legambiente non si tira mai indietro quando si tratta di rompere i coglixoni ai cacciatori….
Cacciare 18 specie durante la migrazione prenuziale (?) : ma che cavolo di calendario ha fatto la Regione Lazio . Oppure ( molto probabile ) : quanti litri di Barbera si e’ scolato chi sostiene questo…?
specialmente quando dicono di non effettuare la preapertura di settembre per i molti turisti e per le altissime temperature…ma dove vivono questi,quest’anno è l’estate meno calda degli ultimi 40 anni..e poi voglio proprio vedere quanti turisti andranno nei campi di stoppie a visitare le tortore…se i giudici cominciassero a far pagare le spese di soccombenza ogni volta che perdono un ricorso probabilmente gli passerebbe la voglia a tutte queste associazioni di rivolgersi ai tribunali per ogni caxxata…
Mi piacerebbe sentire (e, quindi leggere) una risposta forte dalle associazioni venatorie, per prima la Federcaccia!!!
beati loro che sanno come fare un tam tam mediatico, fra l’altro del loro solo parere, che è sempre quello giusto,OVVIAMENTE, ma si sa in questo paese, che una volta si chiamava ITALIA, non ha ragione chi ha ragione, ma ha ragione chi grida più forte, a prescindere.
le nostre, AA.VV. non solo non sanno fare nulla di simile, ma non sanno nemmeno immaginarlo, forse.
Se la regione ha fatto qualcosa che non vi piace o ritenete non legale fate ricorso al TAR, o con le sentenze dello scorso vi siete scottati eh…..

Un saluto.
Emiliano Amore
Già visto che i giudici hanno rigettato i loro ricorsinella passata stagione, la buttano sul tam tam mediatico sperando che l’assessorato caccia e pesca si intimorisce e ritratta il calendario, niente di impossibile visto chi cè in Regione Lazio.
fanno bene gli animalariiii, che possa chiudere domani la caccia, così per cacciare non serve più pagare nulla, e si va dove si vole, e le nostre associazioni, non avranno più ossigeno, muoia sansone e tutti i filisteiiiiii
DOVREBBERO FARCI GIA’ UN MONUMENTO A ZINGARETTI, PER QUESTO PESSIMO
CALENDARIO VENATORIO, OGNI ANNO PEGGIORA, QUEST’ANNO E’ TOCCATO
ALLA MORETTA, PRIMA ALLA STARNA, LA BECCACCIA AL 20 GENNAIO,
SENZA DUBBIO DI SMENTITA DOPO IL PIEMONTE, E IL CALENDARIO PEGGIORE
D’ITALIA.
SALUTI
Ma queste ass. non erano le famose benemerite del tavolo degli stakeholder?
ANVEDI quanto CE VOJONO bene???
Continuo a ripetere che se LETTTAAAAA, cercasse nel gran calderone ambientalista, sai quanti milioni\miliardi troverebbe, altro che F35, imu, iva e compagnia cantante.
Dai Springerone, lascia stare letta, chiama Silvio e informalo, digli che la Boccassini è un’animalista convinta e che gestisce un’associazione che prende soldini pubblici. Dai che poi ridiamo un pò.
scusa ho risposto a te, ma era indirizzato allo Springer nazionale.
In queste associazioni animalambientaliste si raccolgono tutte le peggio persone di questa terra.Se si potessero abolire quanto bene per l’umanità e la natura si farebbe.
..minacciano ecc ecc???….”MENEFREGO”
lottate e tenete duro…. news in Liguria Consiglio di Stato ha rigettato ricorso Governo x legiferazione regionale…
(up)
Sempre la solita storia, sempre le solite cavolate… ogni anno “è sempre l’anno meno adatto alla pre-apertura”: l’anno scorso la siccità, quest’anno mettono addirittura in mezzo il turismo, ma dico io: chi è che er primo de settembre se va a fa le ferie in mezzo ai girasoli?
Basta, non se ne può più… e le “stelle” stanno a guardare…