Editoriale: Le ombre lunghe della caccia
Le ombre lunghe della caccia
Abbiamo necessità di fare futuro, ma non esistono progetti certi e esigibili
La caccia del futuro cerca giovani capaci di scrivere il futuro. E non può trovarli se si avviluppa nel diario della sua crisi continuando a raccontarsi. Così sfumano i progetti e non si concretizzano le proposte, avanzano gli abolizionisti e prende corpo un animalismo che sembra tutto anima ed è invece senza cervello. È vero, di proposte ce ne sono molte ma nessuna certa ed esigibile, nessuna formulata in assemblee col viatico robusto di tanti consensi. Si verifica per noi quanto ebbe a scrivere Proust: “la realtà è il più abile dei nemici”. Perché continua ad aggredirci giorno dopo giorno ma anziché svegliarci dai nostri sogni ci fa fuggire verso altri ancor meno realizzabili. Come pavidi naviganti a cui ogni porto è provvisorio. Il fascino della beccaccia diventa fine a se stesso, il volo del beccaccino il miraggio di anime elette, le starne che se ne vanno dopo aver regalato una ferma assurgono a simbolo di un universo di sensazioni. E ci fanno inquilini di un Paese da ombre lunghe. C’è stato persino il tentativo di un partito dei cacciatori nato su un progetto meno solido della cartapesta e morto fra l’indifferenza degli elettori. . Gli ATC frastagliano il nostro universo ma non c’è una disciplina univoca, sia pur regionale, che dia certezze al cacciatore che paga ed avrebbe diritto, ANCHE per questo, a più rispetto e maggior considerazione.
La difformità di versamento della quota di partecipazione trova scarse giustificazioni perché non è facile capire o spiegare come mai in alcuni ATC del Lazio si “spendono” 5 euro, la metà di quanto occorre per acquistare mezzo fagiano, e in altri di altre regioni 160 o più. Ed ancora: come mai alcuni ATC nati anch’essi come organi di gestione, quindi con qualche connotato di autogoverno, escludano i cacciatori persino di zone limitrofe e non cerchino invece strumenti di partecipazione.
I calendari venatori stanno per scendere nella realtà ma non esiste un progetto unitario, sia pur con le necessarie differenziazioni, valido per la Penisola e calibrato su ciascuna Regione. La disputa, anche quest’anno, riguarda alcune specie e qualche disposizione dell’Europa a cui si continua a chiedere deroghe mentre ci sarebbe bisogno di certezze preoccupandosi del futuro perché è lì che trascorreremo l’ultima parte della nostra vita. Invece… le attese si sommano e lasciano l’amaro in chi considera grandi opportunità non colte rinviando tutto a più tardi.
Quando sarà solo più tardi.
Rodolfo Grassi
(Editoriale tratto da Diana n. 12 - 2013)
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Comments (1)
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“”…È vero, di proposte ce ne sono molte ma nessuna certa ed esigibile, nessuna formulata in assemblee col viatico robusto di tanti consensi...”"

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Caro Grassi…e’ mai stato a un’Assemblea Condominiale…? Se e’ no ci vada…
In quell’occasione lei potra’ fare la proposta piu’ intelligente e sensata del Mondo trovando sempre qualcuno o piu’ di qualcuno che per puro spirito bastian contrario…perche’ gli stai sulle balle….perche’ non e’ un’idea partorita da lui/loro ( quindi e’ da osteggiare ) ….le dira’ comunque NO….
Proposte ce ne sono dice , ed e’ vero , perche’ noi che frequentiamo siti tematici le leggiamo quasi quotidianamente….Fra queste alcune appaiono piu’ convincenti di altre e fra quelle ” piu’ convincenti di altre ” una secondo me e’ piu’ convincente di tutte : quello di Massimo Logi di ArciCaccia. Punti imprescindibili se si vuol tornare in cima alla china o almeno iniziare a scalarla con la quasi certezza di riuscirci
Tutto questo per dire: Se una proposta appare convincente e’ inutile perder tempo cercando ” il viatico robusto di tanti consensi in assemblea “…( ma chi ci va poi alle assemblee che son sempre i soliti quattro gatti che le frequentano ) ,perche’ il consenso a larghissima maggioranza e’ un’ utopia ottenerlo . Se e’ valida la si adotta e si cerca di realizzarla… Punto !!!
Diversamente sara’ solo lasciar passare altro tempo rimanendo inerti ( e di tempo ormai ne abbiamo poco da spendere cosi’ male ) rimandando tutto al momento in cui ci sara’ per qualcuna di queste la ” standing ovation “….
Ma lei , sinceramente , pensa che questo possa mai accadere…??? E non pensa che continuare cosi’ perdendo tempo sia solo ” rimandare tutto a piu’ tardi ” quando sara’ solo ” piu’ tardi “…???
Le proposte valide ci sono….realizzatele senza star troppo a girarci intorno. Se invece solo perche’ ” non sono farina del vostro sacco “…perche’ ” vi sta sulle balle chi le ha ideate “… o per puro spirito bastian contrario non volete farlo, abbiate almeno la decenza di ammetterlo senza far credere chi legge che non si fa / fate niente perche’ non c’e’ niente di valido da fare…