L’odio della brambilla varra’ piu’ dell’onesta’ dei cacciatori.
L’odio della brambilla varrà più dell’onestà dei cacciatori.
Leggo da qualche parte che i cacciatori sono indignati per l’accordo che prevede la stretta collaborazione tra l’associazione animalista della brambilla e la guardia Forestale. Il mio commento, amaro, si rifà ad un mio post di qualche mese fa, relativo alla tentata unione del mondo ambientalista da parte della stessa. Il commento, appunto sempre lo stesso, è che i cacciatori dovrebbero iniziare ad imparare qualcosa dall’ex ministro che nessuno di noi stima. Un personaggio che, ribadiamo, continua la sua battaglia contro la caccia e lo fa con eco mediatica neanche minimamente paragonabile alla nostra, siamo sempre relegati nel circuito interno, e infarcendo i suoi articoli di falsi e impregnati di disonestà intellettuale.
E non abbiate dubbi, cari amici, tutta questa disonestà intellettuale teorica sarà applicata nella pratica in quanto questi pseudo paladini della natura, la maggior parte dei quali vive in 50mq con un animale rigorosamente castrato, inventeranno i peggiori reati pur di segnalarci alla Forestale e mandare a puttane una nostra tranquilla giornata di caccia.
Ma ora passiamo ai meriti o demeriti. Si perché, se la brambilla ha i suoi meriti nell’essere riuscita a crearsi questa visibilità, noi abbiamo i nostri demeriti nell’averle lasciato spazio. Chiaramente, ma non voglio sembrare un disco rotto, la principale causa è la divisione interna e l’immobilismo, fatta eccezione per la riscossione delle quote, delle AAVV. L’altra, e qui il discorso si ricollega al lavoro dei volontari “talebani” ambientalisti, è il comportamento di molti di noi. Proprio così, siamo sempre a leggerci tra noi e allora scriviamocelo anche. È inutile che continuiamo a dirci che siamo bravi. Molti certamente, ma non tutti.
Se la beccaccia viene decimata nelle poste, (ho saputo ad esempio che a Ponza c’è un vero e proprio massacro durante il passo), se si spara agli orsi, se si spara ai cinghiali durante la battuta ai tordi, se non si rispettano molte delle regole, più o meno giuste ma comunque regole, non si potrà MAI e ripeto MAI, avere il diritto di cambiarle quelle regole. È semplice.
L’onda anomala viene verso di noi e noi pensiamo che fregandocene di tutto possiamo cambiare in meglio il nostro futuro? No cari amici, non è assolutamente così. E allora, iniziamo a prenderci le nostre responsabilità. Si tratta di fare la spia? Non lo so, si tratta di cambiare marcia. Non dico di passare dalla parte della ragione in quanto lo siamo già, ma di farlo sapere anche agli altri, all’opinione pubblica.
Mele marce ce ne sono dappertutto, nessuno di noi deve inseguire folli animalisti ma così, non so se ve ne siete accorti o meno, si vive ancora poco.
Mauro Proietti
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Comments (23)
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Non poco purtroppo , la verità è che per colpa nostra siamo già MORTI !
Esordii qualche anno fa su questo sito proprio trattando l’argomento. Stanco di leggere le solite banalita’ sull’essere noi le vittime e ” loro ” i nostri ingiusti carnefici, azzardai dire ( mio primo post - esordii alla grande
) , che la colpa era dei tanti di noi che non rispettavano le regole . Regole che come dici tu , piu’ o meno giuste siano ma essendo regole sono in ogni caso da rispettare . Scoppio’ il finimondo…. Mi azzuffai con praticamente tutti i frequentatori di allora . Feci da apripista sull’argomento e seppur litigando con tutti ( o quasi tutti ) sono contento di averlo fatto squarciando questo muro di omerta’ .
) altri ne parlano liberamente e credo , anzi ne sono sicuro , che a scrivere sia rimasto/ci sia un bel gruppo di cacciatori facenti parte della ” razza piu’ evoluta ” ( perdonami / perdonatemi il termine ma e’ quello che penso ) tanto che senza dubbio lo considero il migliore dei siti tematici . Lo stesso non posso dire di altri dove si leggono delle cialtronerie avvilenti . Ma a me poco importa perche’ sto di qua e non di la e lascio fare lo stesso lavoro a qualche volenteroso aspirante suicida che li frequenta . Io ho gia’ abbondantemente dato… 
Da allora di tempo ne e’ passato e devo dire che qua di questo argomento se ne puo’ parlare senza piu’ scatenare le ire di qualcuno. I contrari se ne sono andati da qualche altra parte ( li leggo ogni tanto su altri siti con le solite trite e ritrite litanie vittimistiche ) , altri hanno cambiato parere in merito, altri mi ignorano quando scrivo di certe cose ( ed e’ gia’ un risultato perche’ il silenzio e’ anche assenso
Tutto questo per dire che sta a ognuno di noi per quel che puo’ cercare di ” educare ” gli altri su come ci si deve comportare nell’esercizio della Caccia . Prima di poter vantare qualsiasi diritto di cambiamento ( questo e’ compito dei nostri rappresentanti farceli ottenere ) , bisogna ricordarsi che abbiamo anche dei doveri da rispettare . E questi toccano solo a noi ….
Aggiungo perche’ mi e’ venuto in mente adesso :
) che parlava proprio di questo e era massacrato costantemente da tutti … Quindi l’apripista e’ stato lui…io sono arrivato dopo in suo soccorso .

Il mio primo intervento fu in difesa di Fiore ( c’era gia’ aria di inciucio si vede
Certo e’ che se sapevo che era comunixta lo abbandonavo al suo destino ( scherzo ovviamente ) …
Springer Santo subito!!!!
se non si rispettano molte delle regole, più o meno giuste ma comunque regole, non si potrà MAI e ripeto MAI, avere il diritto di cambiarle quelle regole. È semplice.
Se puoi spiegarcelo allargando un po il discorso, grazie.
Salutiamo
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Sarà anche semplice ma questo non l’ho capito !
Allora…andavo di fretta! Il fatto è che se continuiamo ad uccidere carte lodate poste, sparare a 2 metri dalle case, causare incidenti a causa dell’idiozia vestita da sbadataggine, e ci sono anche altre mille esempi, l’opinione pubblica non farà altro che continuare ad esserci contro è prima o poi verremo chiusi in riserva, se non peggio. Ora io non dico che bisogna mollare ma ripartire dalla situazione attuale per riprenderci la dignità che ignoranti casalinghi ci tolgono difronte alla pubblica opinione! Questo è! Sperando di essere stato esaustivo.
Allora avevo capito bene ! Tu credi che in Italia si debba arrivare al nulla di fatto con le infrazioni sulla caccia per porci come cacciatori diligenti agli occhi di quelli che ci stanno cantando il de profundis per salvare la faccia ed avere in cambio da certi dementi un po di conpiacenza o un po di sconto nel loro giudizio sui cacciatori ? Io non voglio dire che fare i bravi ragazzi non ci da merito ma che tu creda che possa far cambiare idea a qualcuno secondo me siamo fuori dalla linea vera da seguire. Innanzitutto quando si dichiarano delle mancanze come hai fatto tu da parte dei bracconieri ( perche chi prende una beccaccia alla posta non è cacciatore) non hai fatto altro che far prendere nota ai nostri nemici, che questo vogliono sentire, per cui forse è meglio tacere in quanto queste cose per noi cacciatori non sono novità e servono solo a farci del male e per fartelo capire ti potrei dire tanto per continuare a farci del male e quando si caccia il cinghiale e si spara alla beccaccia è forse regolare ? La maggior parte di noi che scriviamo su questo sito cerchiamo tutti i giorni di dare l’esempio, le pecore nere si trovano anche nelle migliori famiglie per cui la risoluzione al problema non è questa e sarebbe bene insistere sulla soluzione che stiamo dettando da tempo e tu la sai benissimo visto che l’hai detto in altri tuoi post. Secondo il mio modesto avviso sarebbe bene fare opera di convincimento per l’unione delle associazioni e credo che per questo vale la pena di scrivere sui siti di caccia, convincere la propria associazione ad unirsi per formare unica associazione. E’ stato detto proprio sull’articolo ancora in lista (resoconto-incontro-tra-i-cacciatori-del-web-e-alcune-ass-venatorie ) l’unione fa la forza, queste si che sono cose di cui vale la pena di scrivere, perché di forza ne abbiamo tanto bisogno, visto che siamo quasi alla fine, tutto il resto è tempo perso. Chiedo scusa della puntualizzazione. Salutiamo
??
il problema e’ che comportarci bene a caccia, non deve essere un atteggiamento
che serva per farci benvolere da qualcuno, ma un comportamento naturale che soddisfi prima di tutto la nostra coscienza ed il nostro codice morale.
Fare i ” bravi ragazzi” deve essere qualcosa che in primis serva a noi ed alla nostra crescita, poi puo’ anche servire per qualcos’altro…….
Quando avremo tolto dalle mani dei nostri denigratori, buona parte degli argomenti che potrebbero essere usati contro di noi, il resto poi e’ piu’ alla portata.
Giacomo, a parte il fatto che continuiamo a leggerci tra noi quindi il rischio di fuoriuscita è sempre molto basso…ma a parte l’ironia, che prendano anche nota. tornando all’esempio, siccome amo la caccia in modo viscerale, credo che per noi siano un problema più gli sparatori di ponza o del litorale che non gli ambientalisti. Detto questo, se vogliamo continuare a vedere giornali di settore e video in cui sembra che l’Italia si ail paradiso venatorio ok, se invece vogliamo fare i conti con una realtà che, come ben dice claudio s è in decadimento totale e ci vuoel confinati nelle pareti domestiche bisogna farli realmente e dirci tutto ciò che non va. E il fatto che io incontri in una stagione la metà delle beccacce (faccio esempi di caccia che pratico, non me ne voglia nessuno) di quelle che un idiota con licenza di uccidere abbatte in due mattine sul litorale, se permetti non mi sta bene. Le mele marce sono in tutte le famiglie, anche nei carabinieri, ma ciò nin vuol dire che dobbiamo continuare a tollerarli altrimenti se ne accorgono gli altri. Il rispetto delle regole, che in questo caso non sono assolutamente tutte giuste, può essere lo strumento per riprendere il nostro posto nella società e modificare quelle regole che non sono giuste. Per esempio, la caccia ai nocivi (per dirne una) la avvalori se dimostri con i fatti e ad un’opinione pubblica che ama anche le cornacchie, che sono effettivamente nocivi e che in associazione con l’antropizzazione stanno decimando più dei cacciatori la fauna selvatica. questo è il senso.
ci vuole tanto a capirlo ??
BISOGNA PARLRE CON LA GENTE….. E NON PERDERE TEMPO A DISCUTERE CON NEMICI IDEOLOGICAMENTE PREVENUTI E spesso non in buona fede !!
bisogna confrontarsi e supportare tutte le categorie che sono oggetto delle diffamazioni e delle mistificazioni provenienti da un’ ideologia sragionante e antiumana, e cercare il dialogo con giornalisti in buona fede.
Bisogna farci carico anche di aiutare altre categorie oggetto di attacchi vergognosi e assurdi, come per esempio i ricercatori scientifici o gli allevatori.
Federfauna e’ gia’ qualcosa di positivo, ma penso che il supporto delle AA.VV. federate o alleate in una comune battaglia di vera e sana informazione, dovrebbe essere costante, come dovrebbe essere costante il supporto legale contro le frequenti diffamazioni della categoria sui mass-media.
I politici temono la lobby dei nostri nemici perche’ tale lobby controlla non pochi giornalisti e giornaliste che spesso si trovano in posti-chiave…..vanno sconfitti con le loro stesse armi……ma se sono io singolo cacciatore a chiedere diritto di replica, nessuno mi ascolta, mentre ben altra visibilita’ hanno le associazioni venatorie, magari se organizzate con un unico ufficio stampa e un unico ufficio legale. E’ solo questione di volonta’ e di trovare i cervelli all’ altezza del ruolo.
Un saluto al popolo cacciatore
Il problema è che a parte le nostre colpe c’è un decadimento morale e mentale di uomini di tante strutture ed enti pubblici.Collaborando con la brambilla la forestale si degrada e si sminuisce come serietà,così come si degradano tanti giornali ,giornalisti,politici che danno spazio ed assecondano i deliri animalisti.
Si sentono e leggono tali idiozie contro la caccia che viene da pensare che chi le propone e diffonde non abbia capacità di pensiero logico razionale o che sia in malafede.Le idee animaliste sono spazzatura ma si diffondono perché il mondo ormai è una spazzatura e il peggio avanza.Dovrebbe essere l’attività venatoria che è arte e cultura ad essere promossa e diffusa(un museo sulla caccia potrebbe occupare estensioni enormi) e invece si diffonde l’ignoranza animalpericolosa.
Sono contento di aver letto tutto questo, compreso quello scritto da Springer e ancor prima dall’amico Fiore . Anche il sottoscritto ha sempre difeso l’onestà delle regole nella caccia,rispettare queste regole e tutto il resto . Naturalmente COMPRESO combattere contro chi ci dipinge come non siamo . Le mele marce ci sono in ogni casta sociale. E nella caccia sta soprattutto / anche a noi allontanarne la presenza imbarazzante Bravo PROIETTI Grazie
State commettendo un errore strategico nel dire che la caccia sta morendo per colpa di qualche cacciatore che non rispetta le regole.
In tutte le categorie ci sono persone che non rispettano le regole. Succede tra gli automobilisti da parte ci coloro che, pur essendo muniti di regolare patente di guida, non rispettano il codice della strada e si comportano da pirati della strada. Succede tra i tutori delle forze dell’ordine, con alcuni che, pur indossando una divisa, usano il loro ruolo per trarre dei benefici personali. Succede con i liberi professionisti, alcuni dei quali non pagano le tasse a danno della collettività. Succede con i la voratori dipendenti, alcuni dei quali, anzichè guadagnarsi lo stipendio che ricevono ne rubano una parte assentandosi dal posto di lavoro per fare gli affari propri. Succede nel mondo dei politici, alcuni dei quali approfittano del ruolo che ricoprono per rubare alla faccia della gente onesta.
Partire con la coda di paglia solo perchè c’è qualcuno di noi che non rispetta le regole è solo fare il gioco dei nostri avversari che prendono a pretesto il cattivo esempio di pochi bracconieri per dipingere tutto il mondo venatorio come una massa di lestofanti che devono essere eliminati.
Noi non combattiamo in difesa dei bracconieri, o in difesa dei ladri, o in difesa dei disonesti. Noi combattiamo per difendere l’immagine ed i diritti delle persone per bene.
Smettetela di cadere come dei tordi nella rete di chi, in mala fede, vuole farci vivere con il senso di colpa e farci convincere che, quello che ci è stato ancora lasciato, è molto di più di quello che meritiamo.
Ci lamentiamo della visibilità della Brambilla? Ma quanti tra di noi hanno avuto il coraggio di attaccare le sue esternazioni al di fuori delle riunioni tra cacciatori o all’esterno di questi bog venatori?
Quanti tra di noi hanno spinto i propri referenti politici ad esporsi per contrastare le iniziative della rossa animalista, correndo il rischio di subire le reprimenda del capo supremo di Arcore?
Ognuno di noi deve fare la propria parte, fino in fondo, senza paura di correre possibili rischi nell’esporre le proprie convinzioni.
Qualcuno diceva che,se non siamo disposti a correre qualche rischio per difendere le nostre idee, o non valgono nulla le nostre idee o non valiamo nulla noi che diciamo, a parole, di volerle difendere.
State commettendo un errore strategico nel dire che la caccia sta morendo per colpa di qualche cacciatore che non rispetta le regole.
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Onorevole…non credo che Proietti intendesse questo scrivendo il suo articolo…Ne ha fatto cenno intendendo dire che e’ UNO dei problemi non l’ UNICO ( magari fosse solo questo ) e che il diffuso non rispetto delle regole ( perche’ e’ diffuso inutile star qua a raccontar balle ) , da quelle piu’ stupide o innocue a quelle piu’ importanti da rispettare , e’ sfruttato dai nostri antagonisti mediaticamente un milione di volte piu’ attivi - appoggiati - ascoltati - presenti di noi…..contro di noi .
Diventa difficile poi essere difesi o ascoltati da qualcuno se la ” fama ” che ci siamo fatti e’ degli ” indifendibili….
Ma mi sono dilungato anche troppo invadendo un diritto di replica che spetta all’autore dell’articolo . Quindi lascio a lui risponderle ….
Springer non farla troppo tragica !
Questi nostri avversari ci farebbero il culo anche se ci fosse un solo cacciatore a sbagliare in tutta la nostra categoria. Sai benissimo il male quel’è. Se questo presupposto unico cacciatore sbaglia, trasmettendo lo sbaglio sui media la nostra categoria se lo prende nel secchio comunque. Abbiamo sempre condannato chi fa il bracconiere perchè chi è cacciatore integerrimo un errore anche involontario puo commetterlo lo stesso, non ti sembra ? Ma se questo cacciatore integgerrimo viene calunniato sui media diventa un bracconiere e il cittadino si beve quello che gli si dimostra agli occhi senza che noi possiamo avere le possibilità di fargli capire le nostre ragioni, ed in effett non abbiamo possibilità di riscontro chi è il vero cacciatorre e il suo comportamento, questa è la nostra sforuna più nera che continua a perseguitarci, ai bracconieri ci pensino chi viene pagato, abbiamo appena finito di dire che le pecore nere si trovano anche nelle migliori famiglie.
Salutiamo
Vero…ma nella ” nostra famiglia ” ce ne sono un po’ troppe…
Caro amico, mi spiace ma il senso non era quello che hai colto. Nessuno dice che la caccia muore per colpa dei cacciatori, o almeno io ritengo che le colpe globali dei cacciatori sullo stato della caccia siano, ad esempio, più sulla divisione associativa che non sulle poste o altro. Il punto è che noi cacciatori continuiamo a vivere nel nostro piccolo mondo antico, sempre più piccolo, senza accorgerci che il mondo intorno a noi inizia a guardarci storto, a non tollerare più alcuni atteggiamenti e, il tutto chiaramente con ignoranza e malafede per molti, a volere la nostra estinzione. Tutto qui. Non c’è nessuna trappola e tantomeno reti a cui rimanere incastrati. I riferimenti alle mele marce debbono essere colti da noi stessi. Dovremmo essere noi, che viviamo il mondo della natura appieno a collaborare con la Forestale, non 4 scemi di città. Poi se ad esempio vogliamo dirci che dare due fucilate ad un orso ci aiuta, diamogliene anche quattro, che posso dirvi. Per il resto Sergio, i tuoi meriti nessuno li discute ma, per esempio, anche la bellissima manifestazione romana nella quale in molti abbiamo partecipato non ha avuto spazio sui media nazionali. Come non esserci stati. I problemi sono molti e vanno affrontati con spirito aggregativo, come ti dicevo anche ieri di persona. Un saluto con la franchezza di sempre.
Cari amici cacciatori quando subite un controllo dalla forestale e vi accorgete che stanno commettendo abuso non esitate, fate come me, chiamate i carabinieri e denunciate credete i e’ l’unico modo che abbiamo per difendersi. Saluti FRANCESCO dalla provincia di foggia.
Non ci ascolta mai nessuno perchè siamo persone per bene, e quando manifestiamo lo facciamo pacificamente e civilmente a differenza di chi per farsi ascoltare, e ci riesce, deve distruggere interi quartireri di città come è accaduto per esempio al G8 di Genova o per la TAV. Cosa dobbiamo farci. In questa povera italia le cose purtroppo funzionano in questa maniera e la colpa è esclusivamente della classe politica e dei mezzi di informazione succubi dei primi. Le nostre associazioni sino a quando non escogitano un sistema per farsi ascoltare saremo sempre qua a piangerci addosso e scrivere cose che circolano solo tra di noi. Fino a quando non riusciamo a far sentire le nostre ragioni siamo destinati a perdere ogni anno un pezzetto dei nostri diritti e un pochino della nostra sana moralità. Quindi per il momento siamo ancora al mèa colpa.
Mi fa molto piacere che l’on.berlato sia ancora con noi e risponda in questo blog, visto che tutti gli altri parlamentari che si dichiaravano a favore della caccia, forse per motivi di opportunità, dopo le elezioni si sono defilati. Dal momento che partecipa alle discussioni avrà l’occasione di leggere ciò che scrivo, ed io ne approfitto per fare delle domande che riguardano un’esponente del suo partito più agguerrito e violento contro la nostra passione, la sig. Brambilla. Ad alcune riunioni con le associazioni venatorie, svoltesi prima dell’elezioni e dove io ho partecipato, alcuni senatori del PDL dichiararono con enfasi di essere, insieme a quasi la totalità del partito, a pieno favore dell’attività venatoria e che il gruppo conteneva soltanto alcuni cialtroni di poco conto che avrebbero potuto fare ben poco alla nostra attività. Purtroppo in questo periodo se leggo e vedo azioni prese contro la caccia anche in modo virulento e aggressivo, le vedo provenire da tutti esponenti del PDL, con in prima fila sempre la signora animalara rosso rame, che tra disegni di legge e iniziative varie non passa giorno che non ci aggredisce o quantomeno ci prova. Spinge la provincia di Milano, usando il consigliere Turci, a fare mozioni contro una delle più antiche tradizioni della caccia. Cerca di formare alleanze con coloro che hanno una grande potenzialità per ostacolarci e intimidirci, pur sapendo che in modo imparziale e senza preconcetti o deviazioni partigiane dovrebbero essere soltanto i tutori delle leggi dello stato nei confronti di tutti, cacciatori e non, e chi più ne ha più ne metta. La domanda è: secondo il suo parere, quanto queste azioni possono nuocere e quanto nel suo partito la signora animal talebana è ascoltata? Che strada può prendere in un momento così delicato, un disegno di legge così stupido, sempre da lei presentato?
Dal momento che non sono abituato a sottovalutare niente, queste iniziative mi mettono preoccupazione, di conseguenza sono alla ricerca di risposte autorevoli e tranquillizzanti che soltanto persone come lei, che hanno la mia stessa passione e sono all’interno delle istituzioni, come tante altre volte a fatto, mi possono dare.
La questione è semplice
noi cacciatori non possiamo fare molto.
Sono LE ASSOCIAZIOANI VENATORIE CHE DEVONO MUOVERSI E SVEGLIARSI…
DEVONO MUOVERSI NON CEDENDO ALLE LORO PROVOCAZIONI
PERCHE’ LORO NON ASPETTANO ALTRO,
MA ATTRAVERSO INIZIATIVE CONCRETE TESE A FARSI RISPETTARE E VALORIZZARE LA CACCIA,
E IL CACCIATORE NELLA SOCIETA’ , NON SOLO TRA DI NOI, IN MODO DA CONTRASTARE LE FALSITA’ E L’ODIO NEI NOSTRI CONFRONTI.
A LEI SOLO ALTRI POLITICI E COMPAGNI DI PARTITO POSSONO INTERVENIRE PER FARGLI CAMBIARE ATTEGIAMENTO.
PURTROPPO RAPPRESENTA UNA ASSOCIAZIONE CHE A DIFFERENZA DI QUELLE VENATORIE CHE E’ ANCHE NEL PARLAMENTO E HA UN PESO SUI MEZZI DI COMUNICAZIONE.
Credo Sig. Proietti che la caccia non sia in difficoltà per qualche scorrettezza.Ma perchè fondamentalmente non siamo uniti e non ci adoperiamo abbastanza per migliorare l’esercizio venatorio.E la disunità è evidente anche in Lei con quello che ha scritto al quale sono d’accordo solo in parte.Anche perchè per me la caccia non è uno sport, ma qualcosa di più profondo di quello che molti credono.I nostri nemici se ne fregano delle scorrettezze che fanno o bugie che raccontano,e nonostante tutto sono più ascoltati di noi.Anche in guerra c’è un codice d’onore e loro non sanno cosè. Spero che il loro castello di carta prima o poi crolli.Ognuno di noi ha le proprie esperienze venatorie e le mie dicono che ha ragione solo in parte.Saluti.