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Fidc Veneto: non e’ vendendo promesse che si costruisce il futuro

| 8 luglio 2013 | 18 Comments

FIDC VENETO: NON È CON I PROCLAMI CHE SI CAMBIA LA REALTÀ

FEDERCACCIACome purtroppo era stato previsto da chi basa le proprie posizioni e valutazioni sulla concretezza e non sul possibile ritorno politico di operazioni demagogiche, la legge regionale 25 del 2012 che era andata a modificare la precedente legge nr. 12 febbraio 2102 - approvata e non impugnata - estendendo le indicazioni valide per gli appostamenti lagunari a qualsiasi tipo di appostamento, come fosse una sorta di sanatoria, dopo essere stata impugnata dal Governo è stata bocciata anche dalla Corte Costituzionale.

Di quella legge, lo stesso onorevole Berlato che ora tuona i presunti errori dei dirigenti regionali, aveva nell’occasione della sua approvazione rivendicato paternità ed espresso ampia soddisfazione. Adesso che la sentenza della Corte ha riaperto la questione è facile dimostrare – senza nessuna soddisfazione perché gli unici che ci rimettono sono tutti i cacciatori del Veneto – di chi sono le responsabilità.

In occasione della sua approvazione infatti, l’ufficio stampa dell’onorevole scriveva: “Soddisfazione è stata espressa dall’on. Sergio Berlato per l’approvazione da parte del Consiglio regionale del Veneto della norma che ha finalmente chiarito la piena legittimità degli appostamenti ad uso venatorio che un maldestro tentativo di dare alle normative vigenti una distorta interpretazione avrebbe messo i cacciatori del Veneto nelle condizioni di essere denunciati penalmente per aver costruito i loro capanni di caccia nello stesso modo in cui sono stati costruiti negli ultimi decenni. Provvidenziale l’intervento del Presidente della IV Commissione consigliare Davide Bendinelli, relatore in aula, il quale, accogliendo le proposte emendative suggeritegli dall’on. Sergio Berlato e dalla Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti - Confavi Maria Cristina Caretta, ha corretto il testo presentato in aula da alcuni Consiglieri ed Assessori regionali che se fosse stato approvato nella formulazione dei proponenti avrebbe provocato ai cacciatori più danni che benefici”.

Con poca coerenza ma molta fiducia nella corta memoria dei cittadini, a giugno di quest’anno, dopo che la Corte Costituzionale aveva bocciato gli articoli della Legge Regionale 25/2012, che aveva proposto lo stesso parlamentare assumendosene la paternità, affidava alla stampa un comunicato di ben altro tenore, dove afferma, tra l’altro, che “Come avevamo purtroppo ampiamente previsto, la Corte costituzionale, con sentenza n. 139 depositata il 13 giugno u.s. ha sancito l’incostituzionalità della legge regionale n. 25 del 6 luglio 2012 che riguardava gli appostamenti ad uso venatorio, nella parte in cui esenta dall’assoggettamento al regime dell’autorizzazione paesaggistica gli appostamenti per la caccia al colombaccio e nella parte in cui esenta dall’assoggettamento al regime del titolo abilitativo edilizio e dell’autorizzazione paesaggistica gli appostamenti fissi per la caccia.

Dopo due leggi incomplete e parzialmente sbagliate – ha commentato amaramente l’on. Sergio Berlato – adesso la Regione del Veneto dovrà approvarne velocemente una terza se non vorrà lasciare numerose migliaia di cacciatori in balia delle denunce che possono comportare la comminazione di sanzioni penali che vanno dai 30.000 ai 103.000 euro.”

Lasciamo al lettore il compito di trarre da solo le sue conclusioni.

L’occasione però ci spinge a fare qualche riflessione più ampia sulle questioni della caccia in Veneto che secondo l’onorevole Berlato e la sua associazione di riferimento, sarebbe stata rovinata negli ultimi anni, durante i quali non sarebbero cambiate le norme di riferimento ma solo l’assessore. In realtà di cose ne sono cambiate molte e basta ricordare la direttiva 79/409/CEE (oggi 2009/147/CEE) che ha impedito di far andare a buon fine i tentativi regionali di dare un assetto stabile all’esercizio delle deroghe e soprattutto la legge comunitaria n. 96/2010, che si è espressa in materia di limiti al prelievo delle specie selvatiche nei periodi della migrazione prenuziale e della dipendenza dei nuovi nati. Dove era chi ora vuol far credere che basti cambiare Assessore per tornare ad un precedente “periodo dell’oro” e cosa ha fatto nelle sedi opportune e all’interno del suo partito perché non prevalessero gli indirizzi contrari all’esercizio venatorio portati avanti da una sua ben nota “collega”?

Non è con i proclami e la demagogia o vendendo promesse che si sa di non poter mantenere che si costruisce il futuro della caccia, né in Veneto né nel resto d’Italia. Ma certo è molto più semplice che scegliere di percorrere come ha fatto Federcaccia Veneto strade sicuramente non facili, ma indubbiamente più serie, fondate e corrispondenti alla realtà.

Federazione Italiana della Caccia del Veneto

http://www.federcaccia.org/news_show.php?idn=2746

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Category: Federcaccia, Veneto

Comments (18)

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  1. igor radere scrive:

    PAGLIACCI. Avete nel vostro libro paga personaggi che studiano le popolazioni di space Combattentenelle zone di svernamento in Africa per poter inserle nel calendario venatorio come se ai Veneti interessasse qualcosa di tale selvatico, e lasciate che le cacce tradizionali vengano calpestate senza remore da chiunque. Avrete modo di leggere comunque la risposta di Sergio che non credo tarderà di arrivare. Nel frattempo una sola parola : PAGLIACCI.

    • Springer scrive:

      Si…pero’ e’ perlomeno strano notare i toni trionfalistici della prima dichiarazione rilasciata dall’ Onorevole , rispetto a quelli mesti e alla ” lo sapevo che andava a finire cosi’ ” della seconda…
      Chi ha ragione e chi ha torto…? Come sempre in questi casi sara’ impossibile stabilirlo visto che alle dichiarazioni seguiranno le smentite e alle smentite le contro-smentite che ingenerano solo confusione…..
      L’unica certezza e’ che chi se lo prende nel secchio son sempre i cacciatori. Questa ormai da anni e’ l’unica certezza assoluta…. :wink:

      • Giacomo scrive:

        Solo nel secchio ? Aieeeeh !! Salutiaaamo :mrgreen: :wink:

      • igor radere scrive:

        Caro Springer, vorrei leggessi di persona la proposta di legge scritta da Berlato e quella presentata, una volta modificata, dai geni della feder e data in mano al cocorito di assessore che abbiamo in giunta. Poi potresti esprimere tranquillamente la tua opinione, e non credo sarebbe molto lontana dalla mia.
        P.S. Ma gnocca……basta? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

        • Springer scrive:

          Gnocca basta ?…Gnocca sempre vorrai dire… :lol: :-D Fosse solo per rispetto a B. ( e B. non e’ Berlato :-D ) e far rosicare i ” sinistri ” che a gnocca ( e gnocche ) son messi malissimo. Si vede che non gli piace…… :mrgreen:

  2. claudio vangelista scrive:

    Poveri rappresententi della fidc cosa ci venite a raccontare ,che non avete nemmeno il corraggio di affrontare un incontro a quattro occhi o meglio con i cacciatori del veneto .ci raccontate solo fandonie e siete solo capaci di programmare i lanci di fagiani 2 giorni prima dell’apertura della caccia per far contenti i vostri pochi seguaci .
    e confermo PAGLIACCI

  3. PaoloP scrive:

    Cara Federcaccia, ti dovresti vergognare! Chiaramente insieme all’onorevole Berlato che prima fa una cosa e poi la nega! Però a fare un comunicato del genere, totalmente politico e contro ad un esponente a favore della caccia! Vergognatevi! il richiamo ci sta, ma non certo un roba simile! VERGOGNA!! ANTICACCIA che non siete altro!!

  4. Bepi scrive:

    Ormai siamo stanchi delle parole sia di Berlato sia di federcaccia
    ci avete rotto i c.. entrambi soltanto parole uno contro l’altro e alla
    fine non fate un cazzo per sistemare quello dovreste aver già sistemato
    da molto tempo visto che siete in regione prima uno e dopo gli altri
    e con la maggioranza !!!!!!! siete tutti dei cialtroni.

  5. Bepi scrive:

    chiamarli cialtroni e troppo offensivo???

  6. Bekea scrive:

    Ma, cari vicepresidenti regionali e nazionali della fidc veneta, siete talmente boriosi e peni di alterigia che in questo comunicato vi scagliate contro chi difende la caccia, ma ha fatto cacciare in deroga tutti i cacciatori del Veneto compresi molti vostri associati,appassionati della piccola migratoria. E a esser i più incazzati contro il vostro Ass. re di riferimento sono i vostri associati migratoristi,che ingenuamente hanno votato anche per la lega. Ma perchè non avete il coraggio di venire alle assemblee organizzate dalle altre AV,del Veneto. Perchè ogni assemblea dove parla l’Ass.re, dopo la relazione, prendete le vostre carte e scappate, senza fare un minimo di dibattito. Questo comportamento, specialmente nel vicentino è molto poco democratico, avete paura di essere contestati????’ E’solo facciata la vostra politica di unità tanto sbandierata da Dall’Olio a livello nazionale ma tanto osteggiata in Veneto,dove volete dettare legge voi che rappresentate meno della metà dei cacciatori del Veneto.Avranno il coraggio i noti vicepresidenti a confrontarsi con la base dei cacciatori che abitualmete scrivono su questo sito :?: :?: :?:

  7. gianni scrive:

    VERGOGNATEVI,conBERLATO siamo sempre andati a caccia in deroga.Con voi della federazone della non caccia,accoppiati con ROMA LADRONA,non ci andiamo più.COMUNQUE ,CI PENSERANNO GLI ELETTORI FRA 2 ANNI A RICOMPENSARVI.OCCHIO X OCCHIO,DENTE X DENTE.

  8. mATTEO scrive:

    CARA FEDERCACCIA SI SA CHE STIVAL E COMANDATO DA VOI QUINDI NN GIRATECI TANTO IN TORNO!!!IN QUESTI ANNI CHE STIVAL E IN REGIONE HA FATTO SOLO CHE DANNI SAPETE SOLO PARLARE A VANVERA SENZA FARE NESSUN FATTO!!SIETE UN PO RIDICOLI!!!!L UNICA ASSOCIAZIONE CHE FA REALMENTE QUALCOSA E SI FA SENTIRE E L ACV!!!VEDO CHE è L UNICA CHE FA MANIFESTAZIONI ECC….MAI VISTO UN DIBATTITO A PORTE APERTE FATTO DALLA F.I.D.C!!!!RIMANGO CHE ABBIATE ANCORA ASSOCIATI BAAAAA!!!

  9. franc scrive:

    Difatti sui loro siti, probabilmente per non perdere altri associati, si sono limitati a togliere la possibilità a chiunque di lasciare commenti ai loro articoli.
    Questo è il loro modo di colloquiare con la base dei cacciatori.

  10. Baghy scrive:

    Nel veneto c’è Berlato, nel Lazio il calendario lo criticate, in Toscana non va bene nulla, in Umbria peggio che peggio, in Campania commentate “fate presto” ecc. ecc. ecc. Ma scusate, siete o non siete l’associazione più grande d’Italia? Avete o non avete fiorfiore di tecnici venatori che sanno tutto? Siete o non siete gli interlocutori di quasi tutti gli assessori regionali? Non fate parte per caso a tutti i comitati faunistici? Ed infine, cosa continuate a vantarvi di essere aavv riconosciuta se dal 1992 la caccia è in continuo e devastante declino? Una sola cosa vorrei dirvi, anzi, ve la dico, VERGOGNATEVI. Baghy

  11. Marco Masenadore scrive:

    Se La FIDC cita: che “non e’ vendendo promesse che si costruisce il futuro” perchè non organizza proprio LEI un convegno ad ACTA per risolvere i problemi dei cacciatori del Veneto???? Ora che Governa e comanda la caccia in Veneto? Mi suona strano che la Prima associazione Venatoria, non ne sia capace…Rifugiarsi su Presunte gaffe o Presunti errori, non porta da nessuna parte….Oppure sotto sotto c’è puzza…di…….

  12. SERGIO BERLATO scrive:

    Sparare addosso ai dirigenti della Federcaccia e’ veramente come sparare addosso alla Croce rossa.
    Dicono che sono cambiate le Direttive comunitarie ma si guardano bene dall’elencare quali siano stati i cambiamenti ( anche oerche’ l’art. 9 della Direttiva 147/2009/CE e’ rimasto perfettamente identico all’art. 9 della precedente Direttiva 49/79/CEE.
    Si lamentano della legge comunitaria, ma non sono stati loro ad esprimere “moderata soddisfazione” per l’approvazione di quel provvedimento che noi abbiamo ferocemente contestato?
    le chiacchiere stanno a zero se confrontiamo come si andava a caccia in Veneto quando la caccia la gestivamo noi al modo in cui si va a caccia adesso con la gestione Federlega.

    • segugio scrive:

      sparare sulla croce rossa è da vigliacchi…sostituire incompetenti è un dovere, detto questo on. non mi è sembrato che il pdl abbia contestato ferocemente la direttiva comunitaria applicata al’ italia, anzi

      • nico scrive:

        scusa ma quale direttiva?!?!?!se nessuna direttiva è cambiata a livello europeo(ma solo aggiornata lasciando invariato l’art. 9, di nostro interesse) perchè dare la colpa all’europa, quando la responsabilità è di amministratori incompetenti e ignoranti in materia venatoria?! :?: (:-p)

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