Liguria: il Tar blocca il posticipo ai tordi

| 24 gennaio 2013 | 11 Comments

Il Tar azzerra il prolungamento della caccia a tordi e uccelli acquatici
Accolta l’istanza cautelare degli ambientalisti.

Liguria - La 2° Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha emesso nella serata di ieri su istanza delle cinque associazioni ambientaliste WWF, LAC, Verdi Ambiente e Società (VAS), LIPU, LAV, patrocinate dallo studio legale del prof. Daniele Granara, che sospende il prolungamento dal 20 al 31 gennaio della stagione di caccia ad una dozzina di specie di uccelli selvatici.
“Il tempo delle furbate elettoralistiche calibro 12 è finito - dicono in una nota le associazioni; noi continuiamo a vigilare incessantemente sui provvedimenti di Via Fieschi”, commentano gli ambientalisti”. Per ora soccombenti amministrazione regionale, provincia di Imperia e associazioni venatorie, tutte costituitesi in giudizio.
In pratica sono stati azzerati gli effetti del blitz dello scorso 15 gennaio, con cui il Consiglio Regionale, su proposta di alcuni consiglieri (cacciatori) di Lega Nord e PD, aveva licenziato in tempo record una delibera per allungare dal 20 al 31 gennaio i periodi di caccia di alcune specie migratrici: tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, oltre ad alcuni uccelli acquatici rarissimi nella nostra regione (alzavola, codone, folaga, gallinella d’acqua, pavoncella, fischione, mestolone, moriglione, marzaiola, beccaccino).
Le associazioni ambientaliste avevano aspramente criticato il comportamento del Consiglio Regionale, definendolo sprezzante quanto illegittimo: “C’è un parere obbligatorio nettamente negativo, dell’aprile 2012, reso dall’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) alla Regione Liguria, che sconsiglia di cacciare i tordi dopo la prima decade di gennaio, e gli uccelli acquatici dopo la fine di dicembre; la Commissione Faunistica venatoria regionale non era stata neppure consultata, e il provvedimento assumeva pertanto il sapore della classica elargizione pre-elettorale al solito gruppetto di amici; queste cacce sono praticate in Liguria, infatti, da pochissime centinaia di persone in questo periodo di fine inverno, anche se il danno può essere sensibile”.

L’udienza di merito finale sul calendario venatorio regionale 2012/13, dopo anche l’altra sospensione dell’uso delle munizioni contenenti piombo per la caccia agli ungulati e l’anticipazione della chiusura della caccia al fagiano, decretata dal TAR a metà ottobre 2012, è prevista al TAR per il prossimo 21 febbraio. In un separato procedimento il TAR Ligure si è ulteriormente espresso anche sull’esercizio della caccia a femmine e giovani di capriolo nella sola Provincia di Genova; il ricorso dell’associazione Verdi Ambiente e Società - V.A.S. (sempre con avv. Granara) aveva già portato a fine agosto 2012 alla sospensione della caccia ai caprioli maschi, e il 4 gennaio scorso ad un primo stop con decreto cautelare del Presidente TAR Liguria, ora confermato dall’intero collegio (per la caccia a femmine e giovani di età inferiore all’anno). Una terza causa (WWF+LAC) aveva già portato nei giorni scorso alla condanna della Provincia di Genova per la caccia illecita ai cervidi sulla neve.

Giovedì 24 gennaio 2013

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Category: Liguria, Tordi

Comments (11)

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  1. fiore scrive:

    itaglia!

  2. francesco scrive:

    IL PROSSIMO ANNO LI CHIUDERANNO IL 31 DICENMBRE .MENTRE LA CONFINANTE FRANCIA IL 28 FEBBRAIO MA LORO NON SONO MICA IN EUROPA .UNA VERA BARZELETTA ALL’ITALIANA.

  3. francesco scrive:

    IL PROSSIMO ANNO LI CHIUDERANNO IL 31 DICENMBRE .MENTRE LA CONFINANTE FRANCIA IL 28 FEBBRAIO MA LORO NON SONO MICA IN EUROPA .UNA VERA BARZELETTA ALL’ITALIANA.

  4. Giovanni59 scrive:

    Qua in Sardegna neanche al 20/01 ci hanno fatto arrivare, il problema è a monte e riguarda la legge che consente ai tar di sovverchiare le decisioni delle giunte regionali democraticamente elette. Qui basta che uno si appelli a questo o a quello ed è tutto da rifare.. :(

  5. ghibli scrive:

    bisognerebbe far pagare a loro i ricorsi che li vincano o li prdano
    ma non abbiamo AAVV che abbiano le palle , forse prchè iin combutta con le associazioni ambientaliste :twisted:

  6. bastian contrario scrive:

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    bastian contrario scrive:
    24 gennaio 2013 alle 17:57
    Da quel poco che ci da la magra Legge Nazionale, bisogna d’ora innanzi non mollare neppure una virgola visto i risultati della classica “tecnica del carciofo”. Basta accettare restrizioni ( e per lo più assurde)!

  7. bastian contrario scrive:

    Mi scuso per la strana introduzione precedente il commento.

  8. renzo scrive:

    IL PROSSIMO ANNO LI CHIUDERANNO IL 31 DICEMBRE, SE NON CHIUDERANNO LA CACCIA TUTTA …..

    LE SOLUZIONI SONO ESSENZIALMENTE DUE

    LA PRIMA : COSTITUIRE CALENDARI INATTACCABILI PER TEMPI E METODI, SENZA PRETENDERE NE’ LA LUNA NE’ ALTRO NON PRETENDIBILE

    LA SECONDA: NON DARE PIU’ FIDUCIA A CHI PROMETTE CON IL SORRISO SULLE LABBRA , MA NASCOSTA NELLA MANO HA LA CAROTONA GIA’ BELLA CHE LUBRIFICATA

  9. adriano scrive:

    è arrivata l’ora di chiudere non solo le province ma anche le regioni cosi diventiamo tutti uguali (noi per cosi dire ITALIANI…….)è solo un gioco

  10. angelo serra scrive:

    io non riesco proprio a capire perchè l’italia è l’unico paese europeo in cui non si puo sparare al tordo a febbraio,senza considerare il fatto che tra un pò non lo potremmo sparare più neanche a gennaio,questa cosa non riesco proprio a digerirla.dall’ osservatorio ornitologico di arosio ogni anno si parla sempre di un’ottima presenza del bottaccio,però alla fine gli unici a poterci sparare sogli quelli degli altri paesi europei,mi sembra inpossibile che non ci sia in italia un politico che riesca a mettere fine a quest’ingiustizia nei confronti dei cacciatori italiani i tordi a febbraio o si sparano in tutta europa o da nessuna parte

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