Campania: Caccia, le amare riflessioni della Fidc

| 14 gennaio 2013 | 6 Comments

LA LEGGE 26/2012 : UN MALATO SU CUI TUTTI FANNO ESPERIMENTI
(…. e mentre i medici studiano, il malato muore ….)

Amare riflessioni sulla riforma della caccia in Campania partita male e che potrebbe finire peggio

Una legge di riforma della caccia approvata ad agosto 2012, una serie infinita di critiche “trasversali” (per opposte motivazioni), le osservazioni del Governo per le incompatibilità con le leggi nazionali e la Costituzione, le reazioni lente, tardive delle istituzioni preposte, la poca voglia di ascoltare le associazioni venatorie ed i cacciatori : questo il triste epitome di un percorso legislativo che, avviato su impervie strade, non riesce a trovare la via di uscita.

La legge 26 del 9 agosto 2012, pubblicata sul BURC n. 52 del 13 agosto 2012, disciplina la programmazione e gestione faunistico-venatoria in Campania, abrogando la precedente legge 8/1996. L’enfasi per una riforma epocale per la caccia in Campania, intervenuta dopo ben 16 anni, si infrange subito sugli “scogli” delle polemiche provenienti sia dai Consiglieri Regionali, sia dai rappresentanti delle Associazioni Venatorie; tutti alla prese con una presunta “ecumenicità” della riforma che nasconde “in re ipsa” forti criticità tali da renderla di fatto inapplicabile. Intanto, dal 13 agosto 2012, ci si pone il problema delle norme vigenti, di quelle transitorie, di quelle abrogate. L’annata venatoria 2012-2013 è ormai andata; le associazioni venatorie ed i cacciatori sono in fibrillazione per la confusione totale e, soprattutto, per i diritti negati e per i versamenti forse inutilmente fatti per l’esercizio degli stessi.

Non tardano ad arrivare le osservazioni alla legge 26 da parte del Governo centrale con le quali si eccepisce in più punti una serie di incompatibilità con le leggi nazionali e la Costituzione. Sale la protesta delle Associazioni Venatorie e dei cacciatori ma il Consiglio Regionale e la relativa VIII Commissione competente non sembrano essere in grado di trovare il bandolo della matassa. Nella paziente, consueta, consolidata opera di collaborazione fattiva con la Regione, la Federcaccia Campania invia al Presidente della Giunta Regionale della Campania, al Presidente del Consiglio Regionale della Campania, al Presidente dell’8° Commissione Consiliare Regionale, ai Componenti 8° Commissione Consiliare Regionale, alla Giunta Regionale della Campania, ai Capigruppo del Consiglio Regionale della Campania i propri emendamenti alla proposta di modifica alla l.r. 26/2012. Ciò per porre mano ad una esaustiva rivisitazione della legge tale da renderla disciplina applicabile nell’interesse di tutte le parti in gioco: cacciatori, istituzioni pubbliche e private, cittadini.

Ma al peggio non c’è mai la fine. Giungono, proprio in questi giorni, prima nell’ VIII Commissione e poi in Consiglio Regionale, le proposte di modifiche della legge 26 da parte del Presidente dell’ VIII Commissione, On.le Pietro Foglia. Tali proposte mirano al risultato minimale : porre rimedio alle osservazioni governative. Punto.

Evidente lo stupore dei cacciatori che, per il tramite delle Associazioni Venatorie, stigmatizzano tale comportamento inspiegabile che non prende in considerazione le altre proposte di emendamenti volte a migliorare l’assetto generale della legge. Ennesimo caos in Consiglio Regionale che porta all’ennesima sospensione della discussione. Intanto il neo consigliere regionale delegato alla caccia On.le Fortunato, di sua sponte, azzarda un approccio alle Associazioni Venatorie chiedendo loro proposte di modifica. Altro caos su caos.

“Rischiamo la paralisi della caccia in Campania. Siamo in tempi di campagna elettorale – evidenzia il Presidente Buglione – e molti consiglieri e assessori regionali sono impegnati con i relativi partiti; tra questi, alcuni sono probabili candidati al Parlamento. Il Presidente Caldoro è alle prese con problemi di composizione della Giunta con probabile esigenza di rimpasto. Quando sarà possibile ritornare in Consiglio Regionale ? Difficile dirlo. E, mentre tanti cercano soluzioni “motu proprio” – aggiunge Buglione – i cacciatori aspettano delusi il rispetto dei loro diritti ……”

Ufficio Comunicazione Istituzionale
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Comments (6)

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  1. alfredo scrive:

    Poverini (:-p) , sono tutti impegnati nella campagna elettorale -o- , ma questi signori si dimenticano che a votarli dovremmo essere noi??? Dovremmo, perchè, per quanto mi riguarda, cittadino e campano, il mio voto non andrà sprecato ulteriormente per queste persone. (dw)

  2. Valentino Carbone scrive:

    ……..continuo fumo negli occhi…….ma chi parlano sempre quelli complici di questa situazioni e poi i primi della classe…….al rogo la maggior parte dei dirigenti campani(e non)dell’associazionismo venatorio riconosciuto…….guardate che le ferramenti vendono corde belle robuste…….!!!!! :-x :-x :-x :-x :-x :-x :-x :-x :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

  3. Giacomo scrive:

    Siamo in attesa di vedere dove si vuole arrivare con l’economia regionale, visto che in provincia di Salerno con le aree contigue chiuse abbiamo quasi finito di cacciare, continuando a tassare da una parte ( perché quest’anno è anche stata messa una tassa in più ) e a rifiutare soldi di tasse di non rinnovo dall’altra. Aieeee ! Salutiaaamo :twisted:

  4. alfredo scrive:

    ahhahahaah….voglio vedere ora che rimarranno senza tessere e senza atc a che ca….cccia si attaccano!!!! oww oww oww oww

  5. Giacomo scrive:

    La legge deve essere rispettata, è quello che ha fatto saltare la caccia in Campania a mio avviso è stato proprio il non rispetto della legge nello stilare il calendario venatorio altrimenti non ci sarebbero stati ricorsi. Visto che si manca di elasticità e non si fanno più sconti a nessuno da parte degli oppositori alla caccia, io credo che sia giunto il momento (improrogabile) di chiederci e molto seriamente il perchè e da dove deriva la colpa di quello che è successo per porre rimedio ! Mi sembra sia la cosa in primis da fare. Il problema Campania a mio avviso è principalmente dovuto ad incompetenza in materia di caccia e quest’anno è stato ampiamente dimostrato, per cui c’è bisogno di politici competenti e non solo di caccia ma anche in materia di amministrazione ambientale e agricola. Non so come si possa di questi tempi rifiutare i soldi di tasse dei cacciatori (che non hanno rinnovato e non rinnoveranno) e poi lamentarsi che non si hanno soldi per i provvedimenti urgenti, come per esempio togliere la spazzatura dalle strade e il degrado ambientale che ogni anno ci comporta alluvioni territoriali con ingenti danni all’agricoltura e all’habitat naturale. Non so come si possano fare parchi regionali, ( ne abbiamo se non sbaglio circa sette + 2 Nazionali record assoluto) e spendere un sacco di soldi per mantenerli, quando poi abbiamo bisogno di territorio per le varie attività come caccia, pesca, raccolta funghi , raccolta tartufi e sport in ambienti naturali che nelle casse regionali portano moneta sonante. Come si spiega che in alcune regioni i calendari venatori non vengono contestati dagli oppositori, le quali hanno in alcuni casi fatto cacciare la beccaccia fino al 20 gennaio ed il tordo bottaccio fino al 31 gennaio, vedasi calendario regione Lazio, mentre in Campania la beccaccia è stata chiusa al 31 dicembre e il tordo bottaccio al 20 gennaio ? Chiunque anche Pierino delle barzellette penserebbe che la Campania non è in grado di dare al cacciatore PAGANTE TASSA come in altre regioni i suoi diritti. Io non so come si possa passare e con quale faccia su cose così chiare e lampanti ! Spero che le varie nuove associazioni unite formatesi per contrastare questi dannosi eventi si diano da fare, visto che si persevera nel non prendere provvedimenti. Secondo me basterebbe incominciare a rivedere la gestione caccia considerando queste cose basilari e semplificando, per porre rimedio a quel caos su caos sottolineato sopra. Stiamo in attesa di vedere dove si vuole arrivare visto che in provincia di Salerno con le aree contigue chiuse abbiamo quasi finito di cacciare, continuando a tassare da una parte ( perché quest’anno è anche stata messa una tassa in più ) e a rifiutare soldi di tasse dall’altra. Speriamo nella nuova politica dopo le elezioni. Cordialità

  6. DIOMEDE F. scrive:

    DOVREMMO NON PAGARE PER UN ANNO TUTTI UNITI,COSI,SOLO COSI’ POTREMMO VEDERE LE COSE COME ANDRANNO….MA SI RIUSCIRA’ A FARE QUESTO????? NON CREDO PROPRIO,ED ALLORA ANDREMO SEMPRE PIU’ NELLA M…A………SALUTI A TUTTI I CACCIATORI.

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