Antonio chiedo scusa
Buon giorno a tutti cari amici.
Sabato 21 marzo, si è svolta, in quel di Todi, la settima edizione di Zefiro.
Pochi di noi erano presenti (per fortuna) ed hanno potuto assistere allo “scempio” che è stato perpetrato nei confronti del NOSTRO Antonio.
Quella che doveva essere la manifestazione per eccellenza nel ricordarlo, con tutti gli onori che gli si dovevano, e gli si devono, è stata trasformata in una ridicola passerella politicizzata.
A tale proposito, ho sentito il dovere morale, di scrivere queste poche righe al Maestro Pinotti, come se fosse ancora fra noi. Ho preferito pormi in prima persona ritenedo che avrei potuto fare di più perchè ciò non accadesse, e dovuto al fatto che non voglio fare nomi ed accusare nessuno……….almeno per il momento !
—- —- ——
Antonio chiedo scusa.
Caro Antonio , spero mi permetterai il Tu perchè in quest’occasione
ti voglio parlare con il cuore in mano come mai ho fatto prima .
Vengo al dunque :
la Tua creatura, il TUO e NOSTRO Zefiro, ha visto la luce. Dopo tante peripezie sono riuscito a dar vita all’ evento a cui tenevi tanto e che ti ha rubato giorni e notti insonni . Purtroppo non sono riuscito ( o non ho voluto ….? ) nell’intento di organizzarlo come TU lo desideravi e lo avevi sognato e programmato dentro al cuore. Mi e’ venuto troppo freddo e senza anima . Senza calore ne colore . Non in Rosa mai n bianco e nero e con più nero che bianco . Per quanti sforzi io abbia profuso non sono riuscito nell’intento di renderlo diverso . E di questo me ne dispiaccio perchè non meritavi ciò.
Non potevo paragonarmi a Te come ideatore - organizzatore e conduttore di eventi. Sarei stato un folle solo nell’immaginarlo . Ma qualcosa in più me lo sarei aspettato da me come da tutti quanti gli altri . Tutte quelle persone che hanno avuto l’ onore di conoscerti e parlarti e si vantano di esserti state amiche .
Mi sarei veramente aspettato di più da parte di tutti .
E di questo Ti chiedo scusa .
Non so se Sabato eri in quella stanza con noi a Todi, la Tua città, quella in cui hai deciso di riposare all’ombra dei tuoi tanto amati alberi . Spero vivamente di no!
Troppa sarebbe la vergogna nel doverti spiegare perchè non sono riuscito
a rendere l’evento coinvolgente, appassionante, interessante sotto tutti i punti di vista . Troppe le mancanze rilevate a cominciare da quelle autorità che non si sono presentate all’appuntamento senza avvisare mancandoti di quel rispetto che non hai mai mancato di dimostrare a tutti e che tanto meriti .
Mi sentirei a disagio se dovessi spiegarti perchè le autorità presenti hanno
pensato di andarsene dopo avere profuso quattro parole di circostanza riempiendosi la bocca con il Tuo nome non essendo neppure degne di pensarlo.
Anche di questo ti chiedo scusa ……
Pero’ , e meno male , c’è stato un’omino, un vecchietto di cui non so neppure il
nome , che ad un certo punto quando la sala era ormai vuota , o meglio era
ricolma dell’amore dei tuoi amici più cari e vuota dalla falsità di tanti altri , ha preso la parola e con poche frasi ti ha parlato con il cuore in mano. Ecco, spero Tu sia arrivato in quel momento e lo avessi ascoltato . Spero vivamente che prima fossi altrove, magari sul Tuo ” palco ” con i volantini a scrutare le meravigliose colline Toscane.
Le “tue” donne non c’erano . O meglio c’erano ma ho pensato che quello non
fosse il momento opportuno perchè esprimessero le loro idee . Ho pensato che non meritassero una platea così importante di autorità . Per questo le ho relegate a pubblico annoiato nell’anonimato di una sala vuota di contenuti e di emozioni vere, scordandomi ( o l’ho fatto di proposito …? ) che Zefiro doveva essere ” in Rosa ” in loro omaggio e non in bianco e nero.
Mi perdonerai anche di questo ….?
Pero’ le “tue” donne nonostante tutto si sono prese la rivincita e l’indomani, seppur all’interno di un contesto ben diverso da quello in cui Tu le avevi
immaginate , hanno reso onore a quella splendida persona quale eri dimostrando ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che avevi ragione a credere in loro .
In quel momento dentro agli occhi di tuo figlio Paolo ho visto il tuo volto
sorridente e fiero . Il Tuo essere orgoglioso delle donne cacciatrici e della Caccia . E all’improvviso tutto si è meravigliosamente colorato di ” Rosa ” il bianco ed il nero hanno lasciato posto al colore di Zefiro, e son sicuro che lì la Tua anima sia volata ancora più in alto con la consapevolezza che il lavoro che hai iniziato finchè ci saranno le donne e i giovani ( hai sentito come e’
stato bravo Alessio …? ) in cui tanto credevi , non andrà mai perduto.
Scusa se ho sbagliato Antonio . Se il buon Dio vorrà ti assicuro che la prossima volta farò meglio.
Anche perchè far peggio di così………………………
Con stima infinita .
Igor Radere.
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Comments (20)
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Io c’ero, e rileggendo quello che hai scritto, ho rivissto quei bei momenti assieme alle protagoniste di Zefiro in rosa. Mi hai fatto commuovere ripensando,all’incontro avuto alla manifestazione di Venezia con Antonio Pinotti ed il suo inseparabile taccuino,e alla foto che Paolo ci fece e che è in bella mostra nella nostra sede comunale. Igor, bravo e grazie.
io non c’ero, purtroppo.. avrei voluto abbracciare Paolo…. ma sono convinto che Igor ha fatto meglio di quanto afferma in questo scritto, chissà perche, ma lo immagino.
Solo per il fatto della presenza in “”Rosa “” e della dichiarazione d’amore per la nostra /sua passione da parte di un giovane di cui tutti abbiamo bisogno…..
No, non credo si debba chiedere scusa; semmai un sommesso la prossima volta sarà meglio , altro che storie
dello scritto non si può commentare niente . Bravo Igor , ma non ti rammaricare poi più di tanto , le colpe non sono ne tue ne nostre , se una colpa c’è è quella dell’assenza purtroppo forzata del Maestro Pinotti cacciatore Antonio che non dimenticheremo mai . Non sarebbe andata cosi. Ti abbraccio Roberto Traica
Io non c’ero per problemi personali ma tu sai quanto avrei voluto esserci, che dire, da quello che mi è stato raccontato e da quanto scrivi carissimo Igor ci si aspettava qualcosa di più importante, sopratutto per ricordare adeguatamente il nostro compianto Antonio. Spero ci saranno altre occasioni e tu sai che per quanto potrò mi darò da fare per far si che le iniziative di Antonio PInotti vadano nella diorezione che lui avrebbe voluto. Baghy
Carissimo Antonio, come dimenticare un Amico come Te? Come scordarsi le belle e tante cose che hai detto e fatto? Ma soprattutto, ancora una volta e con il cuore in gola, grazie per aver voluto essermi Amico e scambiare quelle, purtroppo poche, stupende mail che conservo e che, quando sono triste, per gli avvenimenti che vessano la Caccia ed il buon nome del Cacciatore, rileggo e mi rassereno, ma, nel contempo, penso ancora al nostro incontro che avrebbe consentito di stringerci la mano e un affettuoso abbraccio, e che non c’é stato perché hai deciso di andare , come dicono i pellerossa, nelle grandi praterie a cacciare in serenità. Ciao, Antonio, non addio. Nino
Caro Igor, non rammaricarti più di tanto, sono altri coloro che hanno mancato, e anche se come tu dici avresti potuto far di meglio, per il solo fatto di aver profuso tanto impegno lui da lassù (come credete e sostenete) ti assolve senza indugio regalandoti un sorriso benevolo e grato.
Non è vero Igor. tu c’eri.. Ci sei stato con il cuore, ci sei stato con tutto il sentimento che un’omone grande come un monte può esserci. Tu c’eri per davvero , tu c’eri per soffrire delle mancanze che i nostri politici ci hanno abituato a sopportare. Tu c’eri e sono certo che ci sarai sempre,.nel ricordo di Antonio con i sentimenti più puri. un abbraccio fraterno. Luigi
non sò nulla di quello che è successo, apparte le relazioni e i discorsi che sono stati qui pubblicati!
Ma mai è un disonore o un insuccesso quando si riesce a mettere insieme persone a discorrere di un argomento, anzi penso che anche mettere insieme tre persone per parlare e aver più punti di vista sia un gran successo, penso poi a Federica e Lara che erano già preoccupate e coinvolte emotivamente 3 mesi fà!!
Credo invece che Antonio sarebbe felice e pieno di speranza nel vedere ciò, e più che altro è contento nel vedere che chi con gran coraggio s’è presa la briga di andare avanti con questa manifestazione che riassume e celebra l’amore per la natura e la caccia, Igor io credo che hai fatto un buonissimo lavoro!
Caro Igor,a Todi c’eravamo,uno seduto accanto all’altro ed insieme abbiamo condiviso lo stupore e lo sgomento per quello che stava accadendo intorno a noi. Sottoscrivo ogni tua parola. Aggiungo soltanto che quell’omino,il segretario del Club della Palomba Oliviero Bocchini,al termine della serata l’ho ringraziato a nome di tutti noi,venuti da lontano non per la platea ma per amore di Antonio,per le parole,che gli si strozzavano in gola,pronunciate in ricordo del suo Grande Amico Antonio,che gli sgorgavano direttamente dal cuore che in quel momento soffriva. Ho ringraziato,altresi,un coraggioso signore che,interpretando i nostri sentimenti,a fine convegno ha sentito il dovere di manifestare tutto il suo disappunto per il comportamento delle cosiddette autorità.Caro Igor,mentre ascoltavamo,perplessi,mi hai fatto partecipe di un progetto futuro,ti confermo sin d’ora la mia disponibilità a collaborare.Un affettuoso abbraccio a te,Federica e tutti gli altri.
ciao IGOR,
sono convinta che tutti/e faremo tesoro di questa esperienza, sicuramente ci servirà per fare meglio la prossima volta, facendo tesoro degli insegnamenti del compianto Antonio Pinotti :|
Grazie a tutti per i commenti, ma non ho meriti. Oltre a quello di essere andato a Todi per onorare la memoria del sig. Pinotti, non ne ho altri. Sono altri gli organizzatori, e queste mie poche righe che ho inviato a Daniele vogliono servire per far riflettere chi di dovere. Altre persone avrebbero dovuto scriverle, ma sicuramente non lo avrebbero mai fatto.
Bravo vecio…
Ciao Igor,
io ho vissuto di riflesso questa manifestazione, alla quale non ho potuto partecipare per impegni di lavoro.
Sebbene tutto sia migliorabile, sono convinto che sia trasparso evidentemente da parte degli/delle intervenute,attraverso gli interventi pubblicati e relativi commenti, l’amore e la volontà di portare avanti il discorso interrotto del Maestro Pinotti.
In natura, come nella vita l,e specie opportuniste banchettano alle spalle altrui , mentre le specie cacciatrici si muovono in prima persona.. il tuo intervento dimostra il tuo essere Cacciatore, anche assumendoti responsabilità non tue.
Bravo.
Andrea
Caro Igor
Questa e`la prova della schifezza che gira intorno al nostro mondo,non dico altro per rispetto di Antonio,voglio essere anch’io questa volta,un signore come era lui.
Scelgo questo articolo per comunicare a tutto il mondo venatorio che ho superato, oggi, l’esame di abilitazione all’esercizio venatorio. Ho scelto di comunicarlo qui perchè sono sicura che questa notizia avrebbe reso felice il sig. Pinotti.
Voglio ringraziare il mio istruttore, (grazie Gaetano) mio marito per la pazienza con la quale mi ha seguito nello studio ed in fine un ringraziamento particolare al sig. Pinotti che mi ha fatto innamorare di questa meravigliosa passione.
Tremate tutti, sono arrivata!
Igor accudisce i pargoli, e Federica e Argo se ne vanno a caccia….Brava Federica, complimenti!
E va a finire che su par le Madeghe quest’anno incontri anche pinocchio, il tuo avatar…. :o
Brava Federica,a parte le nostre presenze a Todi e a Bastia,credo che questo tuo commento sia stato l’unico vero atto di testimonianza reso alla memoria del carissimo amico Antonio. Per il resto in questo percorso di circa 9 mesi,senza più la sua guida,si è perso il senso dei suoi insegnamenti e mai, come in quest’ultimo periodo,avremmo avuto bisogno della sua forza,del suo coraggio,della sua cultura e della sua equidistanza dalla politica che scaturiva dalla sua grande onestà intellettuale.
Credo che gli sbagli fatti possano servire a migliorare.Non mollare,fai tesoro degli errori e con la volontà e la passione che ti contraddistingue il prossimo anno riuscirai a fare qualcosa di importante.